I No Triv in campo, tornano le trivelle anche nel mare della Sicilia
E’ stato inviata con PEC dal Coordinamento delle Associazioni e Comitati No Triv del Val di Noto un appello al Presidente della Regione Sicilia, al Presidente dell’Assemblea regionale, all’ Assessore regionale al Territorio ed Ambiente, all’ Assessore regionale all’Energia ed ai capigruppo dei partiti presenti all’ARS.
I No Triv si oppongono alla creazione dell’energia anche attraverso le trivellazioni petrolifere, mentre questa potrebbe diventare una realtà dopo la decisone del governo Draghi. Quest’ultimo autorizza, attraverso la firma di Roberto Cingolani, tutti quei progetti relativi alla produzione di pozzi petroliferi e di perforazioni.
Il Ministero della Transizione ( MITE), nato il 26 febbraio 2021, sostituisce il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, attribuendosi tra le sue competenze quelle dell’energia. Ha deciso di andare avanti prima che venisse varato il piano chiamato a mettere ordine nel settore, che era atteso per capire in dettaglio le zone in cui è possibile trivellare e quelle in cui non lo è.
Questa scelta moltiplicherà i ricorsi al TAR, proprio perchè era lo Stato stesso ad avere bloccato le trivellazioni, creando quindi una confusione di poteri tra lo Stato e i suoi nuovi ministeri.
Il Parlamento Italiano ha approvato un emendamento nel “Milleproroghe” di moratoria delle trivellazioni fino a settembre 2021. La Sicilia, purtroppo, non ci rientra, per questo viene chiesto dal Coordinamento “di adottare, anche in Sicilia, un provvedimento di moratoria per dare un contributo, assieme all’Italia, per ridurre il riscaldamento globale che apporta tanti danni economici, sociali, ecologici e sanitari, per essere in correlazione con le linee guida dell’Accordo di Parigi, del Next Generation Plan EU e per attuare una vera transizione ecologica che vada nella direzione del risparmio energetico, dell’ efficientamento energetico e delle energie rinnovabili rispettose dei valori paesaggistici del territorio.”
Richieste, queste, sollecitate dai No Triv e da forze politiche sparse anche sul territorio italiano, insieme alla richiesta centrale di avere un blocco totale di nuove trivellazioni per l’estrazione di fonti fossili. Queste sono indicate come è una delle concause dei conseguenti cambiamenti climatici come affermano tutte le più importanti istituzioni scientifiche mondiali . In relazione al nostro territorio il Coordinamento ci tiene a sottolineare come l’avvio di nuove trivellazioni, possa mettere in serio pericolo il modello socioeconomico già ben avviato, da anni, in Val di Noto (Patrimonio dell’ Umanità in quanto inserito nell’ Heritage List dell’ UNESCO) che ha puntato su turismo culturale, agricoltura di qualità, filiera agroalimentare a chilometro zero, valorizzazione e fruizione sostenibile dei beni culturali e su eventi teatrali, musicali, letterari ed artistici di grande spessore.
Tutti settori questi, già in sofferenza per la pandemia, e che le trivellazioni petrolifere danneggerebbero del tutto. Il Coordinamento specifica come Il Val di Noto ha reagito al pericolo di nuove trivellazioni, con ricorsi al TAR
(Comuni di Noto e Modica), ricorso straordinario al Presidente della Regione Sicilia (Comune di Rosolini) e di varie Associazioni e Movimenti. Inoltre ben 16 Comuni del Distretto turistico della Sicilia Sud Orientale (Acireale, Caltagirone, Cassaro, Catania, Ferla, Ispica, Mazzarino, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Ragusa, Scicli, Siracusa, Sortino) hanno attivato una reazione interpellando anche il MISE su questa vicenda.
Oltre ad aprire tali punti fondamentali con la Regione Sicilia, Paolo Pantano, Coordinatore delle (51) Assssociazioni e Comitati Non Triv del Val di Noto, esponente dell’Ente Fauna Siciliana, che si prodiga insieme a molte altre persone, per le azioni di dialogo tra il Coordinamento dei movimenti e delle Associazioni No Triv e gli enti istituzionali, informa contattato da Il Domani Ibleo, che si è in fermento per la preparazione di due webinar dell’8 e del 15 maggio 2021 dalle ore 17 alle 20. Il progetto di organizzazione dei webinar, eventi online gratuiti, è stato selezionato dal Ministero della Transizione ecologica per l’iniziativa All4Climate Italy 2021, riunione che fissa un importantissimo appuntamento in cui confrontarsi sulle tematiche inerenti ai cambiamenti climatici.
Arianna Salemi
La vignetta di Guglielmo Manenti è tratta dal web
La foto di copertina è tratta dal web
Guglielmo Manenti, Milleproroghe, Mite, regione sicilia, Tar, Unesco