Modica ha una nuova oasi di spiritualità: la grotta di San Michele Arcangelo
Un’oasi di spiritualità dove lasciarsi toccare il cuore da Dio. E’ la bellissima grotta di San Michele Arcangelo inaugurata ieri sera nel corso di una emozionante cerimonia svoltasi nella Basilica della Madonna delle Grazie a Modica.
L’inaugurazione è stata preceduta dalla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Noto Mons. Antonio Staglianò. Durante la cerimonia di inaugurazione i sacerdoti, il diacono e le comunità parrocchiali della Basilica e di Sant’Anna hanno dato il benvenuto alle due sorelle Suor Imelda e Suor Leocadia, che hanno ricevuto il mandato da parte di Mons. Staglianò.
Il progetto della grotta è stato molto desiderato da Don Stefano Modica e dalla sua comunità.
La grotta si trova ai piedi della collina di Monserrato, già nota ai modicani per aver dato nel lontano 1615 la miracolosa tavoletta di ardesia con l’effigie della Madonna con in braccio il Bambino. L’ispirazione divina del rettore e parroco della basilica santuario Madonna delle Grazie, don Antonio Stefano Modica, risale all’ottobre del 2016, quando, il giorno del suo insediamento nel citato luogo di culto, sentì nel cuore che San Michele voleva per sé un angolo del Santuario.
Contemporaneamente, il rettore, sentiva il desiderio di creare un luogo in cui tutta la città potesse fare l’adorazione perpetua a Gesù Eucaristia.
Essendo difficoltoso realizzare ciò all’interno della basilica, a causa delle varie celebrazioni liturgiche, don Stefano cercava alternative.
La grotta adiacente al santuario, ai piedi della collina, sembrò essere la risposta all’ispirazione. La provvidenza ha fatto sì che lo scorso novembre si iniziassero i lavori di svuotamento delle macerie all’interno della grotta e iniziare a dare forma all’ispirazione.
È un vero gioiello, dice il parroco, che viene offerto alla città; è voluto dalla Madonna che non smette di stupire i suoi figli quando vuole avvicinarli a suo Figlio Gesù.
I fedeli potranno vedere con i propri occhi che la grotta, come ha detto Don Antonio Stefano Modica, sembra essere l’utero di una donna: è il grembo della Madonna che sicuramente, da questo luogo, vuole la rinascita di coloro che si affidano a Lei e dispenserà le sue Grazie.
Ad occuparsi della cappella saranno le due suore indiane, suor Imelda e suor Leocadia, appartenenti all’Istituto Secolare, di spiritualità salesiana de “I Discepoli”, fondato in india nel 1973, venute ad abitare l’antico Convento dei padri Mercedari.
Sono sorelle che hanno la missione di lavorare nelle parrocchie, visitare e servire le famiglie povere e gli ammalati e seguono lo stile del Buon Pastore che don Bosco usò nel suo apostolato.
Già da subito prenderà il via la preghiera ufficiale della Chiesa con Lodi, Vespri e Compieta. Dal prossimo autunno sarà avviata l’adorazione perpetua con il contributo di gruppi e singoli fedeli.
Giusy Gulino
Ma la grotta di san Michele a Modica e aperta tutte le domeniche?