Abbate e la “nomina a vita”. La storia di come Modica riesce dove hanno fallito Vaticano e Monarchia inglese

Nominata Direttrice a vita del Museo la prof.ssa Grazia Dormiente, commissario liquidatore dell’associazione”Serafino Amabile Guastella”

Prima della rinuncia di Papa Ratzinger sapevamo che le nomine a vita fossero riservate solo al Pontefice eletto (in virtù dell’ispirazione santa della sua scelta) ed ai reali (in virtù della successione dinastica).

Grazie all’amministrazione di Modica, da qualche giorno, sappiamo che non è più così e che una nuova categoria di nomine a vita è stata aggiunta: quella dei direttori di museo.

Con delibera del 17 Maggio scorso, la numero 151 per la precisione, la giunta al completo, su proposta del sindaco Abbate, ha proceduto alla nomina della Professoressa Grazia Dormiente a Direttore del “Museo delle arti e delle tradizioni popolari Serafino Amabile Guastella”.

Fin qui nulla di strano: rientra tra le prerogative della giunta, anche se un bell’avviso pubblico ci sarebbe stato bene, giusto per trasparenza, e giusto per verificare se esistessero professionalità ed esperienze maggiormente qualificate per un incarico così importante, seppure a titolo gratuito.

La perla arriva dopo, in particolare al comma a) dell’art.2 della delibera, laddove si affida l’incarico alla professoressa Dormiente che, si legge, “manterrà l’incarico a vita”; ovvero, nessuna amministrazione, fino alla fine del percorso terreno della professoressa Dormiente, evento che speriamo non riguardi almeno il secolo in corso, potrà mai sostituire o avvicendare al direzione del Museo.

Più di ciò che accade in Vaticano, come ci ha insegnato la vicenda Ratzinger, e più di ciò che accade nella più antica monarchia ancora in auge, quella inglese, dove abbiamo assistito all’abdicazione, seppure preventiva del Principe Carlo.

Insomma, la fantasia dell’amministrazione Comunale ha preso in prestito il famoso “finchè morte non ci separi” che un tempo riguardava i matrimoni, e che oggi, sembra riguardare solo i musei.

Ma ancora più “affascinante” è la motivazione che porta a questa decisione: l’atto di liberalità con il quale la stessa professoressa Dormiente, nominatasi commissario liquidatore dell’associazione”Serafino Amabile Guastella”, sciolta con una sorte di golpe di cui parleremo a  breve, ha deciso di donarne il patrimonio al Comune. Insomma per rispolverare un vecchio adagio modicano la sintesi  “ u sceccu potta e u sceccu mangia”.

Parlavamo di golpe, perché di golpe si è trattato; approfittando di un vuoto nello statuto dell’associazione, alla morte dei prestigiosi soci fondatori, tra i quali giova ricordare Franco Ruta, Giorgio Buscema, Raffaele Galazzo ed altri che colpevolmente non citeremo, viene negata la possibilità agli eredi di subentrare, ed essendo la professoressa Dormiente l’unica erede, la stessa si auto incorona unica titolare di un progetto che altri avevano voluto, altri avevano immaginato, e sul quale altri per decenni avevano lavorato, anche con importanti donazioni private, prima che il museo venisse chiuso per l’infinita esecuzione dei lavori di ristrutturazione di Palazzo dei Mercedari che lo ospita.

Insomma, negli stessi giorni nei quali, con un grande battage pubblicitario, si intitola un vicolo a Franco Ruta, lo si espropria di una parte della sua eredità materiale, ma soprattutto morale, escludendo chi la custodisce da ogni continuità con il lavoro e la generosità del compianto imprenditore. Un’impresa memorabile: ti dedico il vicolo il giorno prima e l’indomani accetto, senza battere ciglio, che tu venga escluso di parte consistente della tua storia e della tua eredità morale.

Sebbene sia già abbastanza, non è tutto, perchè c’è anche un’altra furberia nella stessa delibera, e sta al punto b) dello stesso articolo 2; questa è infatti la parte nella quale si tratta della gestione futura di quello che sarà uno dei beni culturali più importanti della città.

Anche qui nessun bando a conferma dell’allergia dell’Amministrazione all’evidenza pubblica, ma la nomina diretta da parte della stessa Professoressa di un “comitato scientifico” ( sul quale immaginiamo l’Amministrazione resterà a guardare…)ma soprattutto “l’affidamento della gestione ad un soggetto giuridico associativo tra i cui componenti siano presenti anche soggetti che abbiano acquisito l’attestato di presenza al corso di formazione organizzato dal Comune e dall’associazione (ovvero sempre e solo dalla stessa Dormiente ndr.) nel 2021”

Che in sostanza vuol dire: la gestione verrà affidata a società o cooperativa i cui dipendenti , di fatto, sono già stati selezionati in sordina con un corso di formazione già fatto senza che nessuno abbia inteso informare adeguatamente la città ed i potenziali interessati, specificando che gli stessi sarebbero poi diventati guide e custodi del Museo; ovvero, l’amministrazione, e la professoressa Dormiente, selezionando i partecipanti al corso, hanno già selezionato i futuri operatori del Museo; in silenzio.

Così, come se fosse un fatto privato e non ci fosse in gioco l’interesse dell’intera città; così, come se non ci fossero regole da rispettare ed il pudore di non ipotecare scelte future nell’approssimarsi della scadenza dell’amministrazione Abbate; così, come se questa fosse una città di scemi ed ignoranti.

Forse ad indurre in errore l’amministrazione ed il Sindaco saranno stati i consiglieri comunali di opposizione, cui sembra andare bene tutto ed il contrario di tutto: ma c’è ancora, nonostante tutto, una città che non ha perduto la forza di ragionare ed una stampa libera che non ha mai smesso di pensare.

Gianni Contino

Visti i tratti incredibili della vicenda abbiamo deciso di pubblicare il pdf della delibera, affinchè ciascuno possa leggere da sé e farsi un’idea sulla vicenda. Buona lettura.

Associazione S.A.Guastella, Grazia Dormienti, Palazzo dei Mercedari

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