“Strisce blu” a Modica, è già polemica, ItaliaExit: “I modicani pagheranno una scelta politica”
Modica – Il nuovo servizio di sosta a pagamento non è ancora partito dopo l’insediamento della nuova ditta che ne curerà la gestione per sette anni, ma a Modica è già polemica.
Oltre ai cittadini e ai commercianti soprattutto del centro storico (ma presto crediamo anche nelle zone balneari), che si sono visti ridurre drasticamente (e forse illegalmente) tantissime aree a parcheggio libero per far posto alle “strisce blu” a pagamento, infatti, anche la politica inizia a “muoversi” per cercare di capire se l’ampliamento delle aree a pagamento sia legittimato da atti deliberati dalla Giunta Comunale o se si tratta solo di scelta che risponde a logiche “imprenditoriali”.
Praticamente dal 24 maggio, chiunque vuole parcheggiare nel centro di Modica “deve” pagare con buona pace di residenti e commercianti che oltre a ulteriori disagi si ritrovano a sborsare altro denaro in un periodo difficile come quello che si sta attraversando.
Sulla questione nelle scorse ore è intervenuta anche ItalExit di Modica che attraverso un comunicato stampa a firma dei coordinatori Alessandro Fatuzzo e Alessandro Colombo ha voluto evidenziare che una scelta “squisitamente politica” non può e non deve ricadere sulle spalle dei cittadini e chiede una rivisitazione della mappa delle soste a pagamento.
“A meno che la Giunta Comunale di Modica – si legge nel comunicato – non abbia deliberato di dichiarare tutto il centro storico zona di “particolare rilevanza urbanistica” così come ha precisato dalla Corte di Cassazione, l’amministrazione comunale ha l’obbligo di riservare aree di parcheggio libero e gratuito. Diversamente, l’Amministrazione Comunale sarebbe destinata a soccombere davanti al Giustizia, così come testimonia l’ing Giovanni Savarino che dal suo profilo fb ha reso pubblica una decisione del giudice di pace che gli ha dato ragione proprio sulla mancata predisposizione di spazi destinati a parcheggio libero nella percentuale indicata dalla legge.
A nostro parere, sostiene Italexit, anche se ciò fosse stato deliberato, l’estensione degli stalli a pagamento predisposta a seguito dell’esecuzione del contratto tra l’amministrazione comunale e la ditta che si è aggiudicata la gara di appalto per la gestione degli spazi destinati a parcheggio a pagamento e del parcheggio di viale Medaglie d’Oro, più che all’esigenza di disciplinare la sosta appare rispondere a una logica imprenditoriale. Praticamente ci sembra che l’amministrazione abbia deciso di vendere anche l’ultimo centimetro quadrato di spazio pubblico ai privati, e quanto sta succedendo oggi nel centro urbano, è prevedibile che succeda anche nelle zone balneari di Marina di Modica e Maganuco. Premesso che dal tenore della normativa vigente (art. 7 CdS) si desume che destinare aree pubbliche a parcheggio a pagamento è una facoltà e non un obbligo delle amministrazioni, pur comprendendo la necessità di venire incontro alla ditta appaltatrice, sarebbe auspicabile una rivisitazione delle mappe delle soste a pagamento e ripristinare quanti più spazi possibili adibiti a parcheggio libero soprattutto nelle zone ad alta densità abitativa e in prossimità delle attività commerciali che già soffrono per la crisi economica in atto, perchè tutto ciò non può ricadere sulle spalle dei cittadini e dei commercianti soprattutto del centro storico che si ritroverebbero a pagare una scelta “squisitamente politica” e non derivante da un obbligo di legge”.