La provincia di Ragusa sommersa dai rifiuti: vince lo discaricabarile
Da domani si cominciano a smaltire i rifiuti accumulati nella nostra provincia con un primo conferimento eccezionale di 200 tonnellate nella discarica di Gela e questo servirà a sbloccare, in qualche modo, la gravissima situazione che stanno vivendo i Comuni iblei che conferiscono a Cava dei modicani, attualmente chiusa.
La settimana prossima altri carichi saranno conferiti presso la discarica di Tremonzelli vicino Palermo, mentre la società che gestisce l’impianto di Trattamento meccanico biologico di Cava dei modicani avvierà le procedure di svuotamento dello stesso. Il calendario dei conferimenti potrà subire ancora dei rallentamenti nei dodici Comuni iblei, ma si supererà la attuale situazione di blocco.
A darne notizia è il sindaco di Ragusa Peppe Cassì che annuncia anche che è stata nuovamente avviata la procedura di analisi dei rifiuti, che deve riportare un dato compatibile con le norme ambientali per potere essere conferito in discarica. Al momento, il valore emerso dal laboratorio incaricato da Gela è fuori norma, ma questo dato sarebbe difforme da quello emerso dal laboratorio incaricato da Ragusa, che risulta entro i parametri di legge. Saranno ora coinvolti più laboratori, per una verifica incrociata.
Cassì poi se la prende con i colleghi degli altri Comuni iblei. “Tutto questo non sarebbe successo se, con un po’ di lungimiranza da parte di tutti, avessimo realizzato all’interno della nostra provincia un sito di discarica così da poter completare il ciclo dei rifiuti all’interno del nostro ambito, come previsto dalla legge. Nessun sindaco però vuole questa discarica all’interno del territorio del proprio comune.
Ragusa fa già ampiamente la sua parte e subisce uno stress ambientale non indifferente con la presenza nel proprio territorio di un impianto di compostaggio (per l’umido) ed un impianto di trattamento meccanico biologico (per il secco), unici della provincia e nei quali conferiscono tutti i 12 i comuni” dichiara Cassì che aggiunge: “Non si può sempre pretendere che sia qualcun altro a risolvere i nostri problemi.
Esistono in provincia aree che hanno caratteristiche geologiche (argillose) perfette per ospitare una discarica, mentre a Cava dei Modicani il suolo roccioso avrebbe dovuto anche in passato sconsigliare la realizzazione di vasche, per i rischi di inquinamento delle falde che ciò implica.
E l’emergenza anche stavolta ripropone la questione termovalorizzatori sulla cui realizzazione si è più volte espresso favorevolmente il presidente della Regione, Musumeci. Anche il deputato nazionale della Lega, Nino Minardo in queste ore si è detto pronto a sostenere il presidente che già il 2 marzo scorso, si era detto soddisfatto per il sì espresso da Consiglio di Giustizia Amministrativa al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.
Una cosa è certa, serve una soluzione e che sia definitiva.