Le bugie sulle opere pubbliche a Modica, D’Antona vede e rilancia
Modica – Non molla Vito D’Antona, anzi vede e rilancia a proposito di opere pubbliche a Modica. Il rappresentante di Sinistra Italiana ci tiene a ristabilire la verità dei fatti e fa una cronistoria del piano triennale delle opere pubbliche in città.
“Il 23 aprile scorso, a commento della approvazione da parte del Consiglio Comunale del Piano triennale delle opere pubbliche, Abbate dichiarava alla stampa che “sui 108 progetti inseriti, sono ben 52 le opere di sicura realizzazione perché finanziate per un ammontare che supera i 35 milioni da fondi esterni al bilancio comunale e dotati di decreti di finanziamento da parte dei vari Enti pubblici.” Ma D’Antona evidenzia come il 24 maggio, in occasione di una richiesta da inoltrare al Ministero per il finanziamento di cinque opere, Abbate comunicava che nel frattempo i finanziamenti erano aumentati, diventando 38 milioni e non più 35 milioni.
Da un esame della documentazione a supporto delle opere finanziate o in corso di finanziamento D’Antona avrebbe verificato invece che le uniche opere dotate di relativo provvedimento definitivo di finanziamento sarebbero soltanto 10 e non 52 e ammonterebbero complessivamente ad euro 7.933.098,18 e non a 35 milioni, né a 38 milioni, come annunciato da Abbate.
Per il resto il Piano triennale delle opere pubbliche secondo D’Antona contiene interventi senza alcuna fonte di finanziamento e interventi ancora in fase di prefinanziamento, anche con graduatorie approvate, ma privi di relativi decreti, come invece dichiarato da Abbate.
Dopo l’assenza di opere del Comune di Modica nella lista dei progetti redatta dal Libero Consorzio di Ragusa a valere sulle storiche e irripetibili risorse del Recovery Plan, la restituzione di circa due milioni di euro alla Regione Siciliana e la perdita di cinque milioni di finanziamenti per opere di messa in sicurezza del territorio, D’Antona accusa Abbate di stare trascinando la città di Modica ad essere fanalino di coda della provincia in termini di lavori pubblici, a differenza di Comuni limitrofi.