Una bella serata per la presentazione del libro “Musici della Contea di Modica”

Modica ( di Michele Giardina ) – Il libro, impreziosito della prefazione di Roby Facchinetti, racconta, in oltre 200 pagine e con il supporto di decine di foto storiche eccezionali, alcune assolutamente inedite, la vita della Contea di Modica attraverso la magica arte dei suoni, è stato scritto da Saro Cannizzaro e Francesco Roccaro, pubblicato dalla casa editrice Adierre.

Preciso, puntuale, ricco di aneddoti, riferimenti storici locali e profonde riflessioni socio-culturali, l’intervento del prof. Uccio Barone che ringrazio anche per le citazioni.

Leggo non senza profonda emozione a pagina 107:” “Espressione Vivente” possedeva un repertorio vario per cui le serate non tardarono ad arrivare. Prima gli show alla Domus Petri, qualche spettacolo in occasione di festeggiamenti religiosi, poi il “salto di qualità”.

Il gruppo fu preso in simpatia da Michele Giardina, proprietario del night club “Ippocampo” (all’epoca era una sorta di Piper del Sud), oggi giornalista e scrittore, conosciuto, all’epoca, come una sorta di talent scout. In effetti, più che “essere notati”, furono i giovani musicisti modicani a “farsi notare”.

Pagina 108:” Ci chiese del repertorio e del nostro cachet. “Sparammo a freddo”, con la preoccupazione di essere mandati a quel paese, 200 mila lire. Lui, senza batter ciglio, ci guardò e con un sorriso sornione esclamò:”Ve ne darò 120 mila, ma mi farete due serate, una di “prova” e si allontanò.

Inutile aggiungere che accettammo! Ci presentammo puntuali il giorno di Natale. Giardina ci fece prima cenare nel ristorante omonimo. Eravamo increduli di tutto ciò, tanto increduli che Domenico Pisana si divorò due primi e due secondi, oltre al resto. Iniziammo a suonare: il locale era un sogno. Le canzoni degli Alunni del Sole incantarono il proprietario. Ne facemmo quattro o cinque. (Giardina appassionato del complesso dei fratelli Paolo e Bruno Morelli, me le fece cantare e ricantare tutte). Natale, capodanno e poi San Valentino ci videro su quel palco”.

(Mamma mia quanto tempo è passato … nella foto sulla terrazza dell’Ippocampo, pubblicata nel libro, a momenti non mi riconoscevo neanche io).

MG

Adierre, Francesco Roccaro, Roby Facchinetti, Saro Cannizzaro

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