Luci e ombre della sanità iblea, la Cisl Fp punta il dito contro la Regione
La stabilizzazione di 130 dipendenti sanitari dell’Asp di Ragusa è in fase di completamento e dopo oltre un anno di attesa sarà liquidata con la busta paga di luglio la tanto agognata indennità al personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid-19.
Questi in sintesi i due risultati concreti annunciati dalla Cisl Fp Ragusa-Siracusa dopo un lungo confronto con la direzione generale dell’Asp di Ragusa. Sono stati attribuiti inoltre gli incarichi di funzione a 144 dipendenti del comparto sanità (32 per l’area gestionale amministrativa; 31 per l’area territoriale; 20 per l’area ospedaliera di Ragusa; 23 per l’area ospedaliera Modica/Scicli; 29 per l’area ospedaliera Vittoria/Comiso).
In uno dei periodi più complessi della storia recente per la Sanità locale, a causa della pandemia, la difficoltà che emersa è senza dubbio legata alla dotazione organica, insufficiente per far fronte alle aspettative del territorio.
Secondo quanto appurato dal segretario generale della Cisl Fp Ragusa-Siracusa, Daniele Passanisi, la responsabilità non è da attribuire al management aziendale, ma all’assessorato regionale alla Salute che non adeguando il tetto di spesa alle reali esigenze, non ha stanziato le risorse necessarie utili per poter predisporre nuove assunzioni di personale sanitario ed è in questa direzione che bisogna puntare.