La Sicilia e lo spettro del giallo dopo Ferragosto, ecco cosa si rischia

L’argomento Covid tiene banco più che mai in questi giorni di estate e di vacanze e anche sotto gli ombrelloni continuano a rincorrersi voci e notizie più o meno fondate sulla possibilità che la Sicilia passi in zona gialla subito dopo ferragosto.

Ieri nell’isola si sono registrati 776 nuovi contagi e 7 sono state le persone decedute a causa del Coronavirus. Una situazione costante rispetto alle ore precedenti, anzi leggermente in calo, ma la Sicilia continua a rimanere al primo posto per numero di contagi giornalieri.

La situazione che più preoccupa è quella degli ospedali, il numero dei ricoverati è salito a 441 cioè 24 persone in più in un giorno, mentre in terapia intensiva sono stati registrati 5 casi in più che portano il numero totale a 47. Se il trend dovesse continuare così, il calcolo è presto fatto, subito dopo Ferragosto nell’isola potrebbe scattare la zona gialla.

Ma tradotto in termini concreti, cosa significherebbe tornare in zona gialla? Verrebbe reintrodotto l’obbligo della mascherina anche all’aperto, mentre attualmente è obbligatoria solo al chiuso e in caso di assembramenti. Il coprifuoco è stato abolito anche in caso di zona gialla quindi, non ci sarà un limite di orario per tornare a casa.

Ma la cosa che più preoccupa è il fatto che al ristorante si potrà consumare solo fino alle 18 al chiuso, mentre non ci sono restrizioni all’aperto. Questa restrizione non riguarda gli alberghi dove i clienti potranno cenare anche al chiuso.

contagi, coronavirus, covid

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