Ritirare i mastelli condominiali dei rifiuti a Ragusa: idea rischiosa e dannosa

“La nuova idea dell’Amministrazione comunale di Ragusa di ritirare i mastelli condominiali unici per il rifiuto secco, sostituendoli con quelli piccoli per singola utenza, rischia di causare più disagi di quanti potrebbero essere i benefici.

A sostenerlo è Umberto Calvanese, del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia, che non condivide quanto sta accadendo in questi giorni a Ragusa dove, nei condomini con meno di 30 utenze, la ditta che gestisce la raccolta differenziata sta provvedendo, su indicazione del Comune, alla sostituzione dei mastelli condominiali per l’indifferenziato con quelli piccoli da consegnare singolarmente ai titolari delle utenze TARI.

“Nelle intenzioni dell’Amministrazione – spiega Calvanese – ciò dovrebbe servire a fare emergere chi non è in regola rispetto alla TARI, contrastare i fenomeni di degrado generati dalle cataste di rifiuti nei bidoni condominiali e, sempre in teoria, dovrebbe portare alla tanto attesa tariffazione puntuale. Con quest’ultima trovata, però, si rischia di peggiorare la già grave situazione di degrado urbano e di confusione tra i cittadini, causando una vera e propria emergenza sanitaria e la plausibile paralisi del sistema.

Innanzitutto non si capisce in che modo il nuovo meccanismo dovrebbe fare emergere gli irregolari: questi ultimi, infatti, per evitare d’essere scovati non dovranno far altro che abbandonare i propri rifiuti accanto a quelli conferiti correttamente, se non direttamente all’interno dei mastelli altrui, visto che non sono dotati di chiusura a chiave, oppure nelle campagne, contribuendo così ad alimentare il persistente e triste fenomeno delle discariche abusive nelle aree rurali.

Le vie della città, già compromesse dalla presenza di rifiuti sarebbero occupate da un enorme numero di bidoni che, con il vento e la pioggia, molto probabilmente, finirebbero in strada insieme ai rifiuti, venendo sparpagliati per centinaia di metri e costringendo i cittadini ad andare a recuperarli chissà dove.

Sarebbe molto più semplice per il Comune – aggiunge l’esponente di FdI – utilizzare le proprie risorse per incrociare i dati tra l’anagrafe dei residenti, l’Ufficio Tributi e l’anagrafe immobiliare, ricavando così agevolmente le informazioni sui residenti privi di utenza TARI, disponendo, al contempo, controlli a tappeto, casa per casa, per scovare gli irregolari”.

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