Modica, strisce blu, disabili e furbetti: 1100 tesserini, 350 stalli riservati e tanti abusi
Eppure i disabili non trovano stalli liberi. I Vigili Urbani sono pochi per effettuare i controlli rigorosi su chi espone il contrassegno
( di Mariacarmela Torchi) – La vicenda delle strisce blu, e dei posti riservati ai disabili, ha suscitato numerose reazioni. E questo, ci ha portato, a voler approfondire l’argomento, per cercare di fare chiarezza.
Per farlo, abbiamo sentito sia il Comandante dei Vigili Urbani di Modica Saro Cannizzaro che il Presidente dell’Anffas Giovanni Provvidenza. Ma andiamo per ordine, partendo da alcuni dati che ci sono stati forniti proprio dal Comandante Cannizzaro.
A Modica ci sono circa 350 posti riservati ai disabili, a fronte di 1100 tesserini rilasciati per poter posteggiare nelle zone autorizzate. I posti riservati alle strisce blu sono circa 700. I numeri già parlano da se, e dimostrano che, ci sono delle sproporzioni enormi. Qualcosa non va e stride. Forse non si vuole vedere che ci sono degli abusi di automobilisti che espongono il contrassegno H (a guardare alcuni sembrano contraffatti, copie di originali). Eppure la norma parla chiaro e i controlli vanno effettuati proprio per ridurre questi abusi.
Ma torniamo alla gestione originaria. Ovviamente, essendo una ditta privata a gestire le strisce blu, a questa interessa solo il profitto. Fra l’altro, la stessa, quando è subentrata alla vecchia ditta che invece ricordiamo era una municipalizzata e quindi dipendeva direttamente da Palazzo San Domenico, ha trovato un accordo con l’amministrazione, sborsando una cifra non indifferente per garantire i contrattil’assorbimento del personale e salvare i posti di lavoro.
Questo fa intendere che, in cambio l’amministrazione non poteva che ricambiare con la stessa moneta, a scapito dei cittadini disabili che hanno ottenuto, come contentino,( per la verità dopo mesi di proteste e prese di posizioni) di poter posteggiare nelle strisce blu gratis per mezz’ora apponendo oltre al pass anche un biglietto con l’orario di arrivo.
Una concessione che le associazioni hanno accettato, non certo senza protestare, ma poiché la legge sostiene che è l’amministrazione che decide, giustamente, si sono attenuti a quanto deliberato, chiedendo però, che si faccia attenzione a far lasciare libere le zone riservate ai disabili.
Il Presidente Provvidenza, invita, i suoi a fare delle proteste serie ad esempio parcheggiare in seconda fila quando si trovano i posti riservati occupati da macchine senza pass ma invita anche a rispettare le regole e ad utilizzare i parcheggi quando si è effettivamente accompagnati da un disabile. Per fare questo però, occorre che ci sia un controllo da parte dei vigili urbani, ed ecco che qui arriviamo all’altra questione sollevata: ovvero la mancanza di personale.
Il Comandante Cannizzaro ci ha spiegato, che si trova in estrema difficoltà, perché l’organico è davvero ridotto ed essendo il Comune di Modica a bilancio controllato, non può assumere personale. In concreto ad oggi ci sono solo 19 unità operative ( su strada per intenderci) di cui 6 ausiliari che possono occuparsi solo delle sanzioni dei veicoli fermi cioè, non possono, ad esempio, intervenire per rilevare incidenti.
L’organico inoltre è composto da 8 persone che sono in ufficio e che per patologie non possono essere utilizzati su strada. Da sottolineare che nei prossimi mesi 4 andranno in pensione e non potranno essere sostituti. A tutto ciò va aggiunto che ci sono turni di riposo, ferie, malattie e che la legge permette anche di poter prendersi un permesso senza dare spiegazioni sull’assenza. Ma non entriamo nel particolare.
Questo per far comprendere come a volte trovare un vigile sia come giocare un terno a lotto, considerata la vastità del territorio modicano, la necessità di coprire le scuole la cui vigilanza proprio perché sopperire a questa mancanza è stata affidata a delle associazioni di volontariato. Insomma, a prescindere o meno delle sensibilità dell’amministrazione, la situazione è davvero complessa e non è facile essere sempre presenti.
I cittadini però oggi possono aiutare, non solo denunciando le irregolarità ( tutti ormai abbiamo un telefonino per fotografare e segnalare a chi di dovere) ma anche rispettando le regole.