Un “Orto degli Ulivi” all’ombra dei cipressi al cimitero di Modica
( di Mariacarmela Torchi) – “Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!.
E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui! Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.”
Questa scena, nota a tutti, si è svolta nel famoso Orto degli Ulivi, dove Gesù si era ritirato dopo l’Ultima cena prima di essere tradito da Giuda e di essere arrestato. Non so perché ma oggi, leggendo il post di un amico su Facebook, mi è venuta in mente.
In quel post infatti, il caro amico Nele, denunciava un fatto che, potremmo definire macabro.
Raccontava di ulivi piantati in una zona di Modica alquanto inusuale. Quale? Il cimitero, che certamente non si presta ad un simile tipo di pianta, perché a memoria, nei Sepolcri, si recitava “All’ombra dei cipressi” e non degli ulivi e, per questo, il buon Foscolo si starà rigirando nella tomba (è proprio il caso di dirlo).
Ma alla cara ditta Zaccaria o meglio (Servizi Cimiteriali Modica), che grazie all’amministrazione Buscema, gestirà il cimitero per 26 anni, avremmo perdonato, anche questo ennesimo scempio se non fosse che, com’è noto, niente si fa per niente e allora perché non approfittare di chi, generosamente, ha concesso il terreno attiguo al cimitero non solo per piantumare ulivi ma per trarre ulteriore profitto dalla cosa?
Come se già, in tutti questi anni, di profitto non se ne sia tratto abbastanza. Ma si sa, al peggio non c’è mai fine, e così, anche noi a Modica abbiamo creato il nostro orto degli ulivi, dove da anni si assiste al “tradimento” dei modicani da parte di chi li avrebbe dovuti proteggere e tutelare, se non in vita, almeno in morte.
E così mentre da un lato si lucra sulla fine della vita in questa terra, dall’altro si lucra proprio sui frutti di quella terra, ovvero sulla raccolta delle olive.
E non si tratta, come qualcuno potrebbe pensare, di un piccolo quantitativo per uso personale ma, si dice addirittura che, su quei camion, ci fossero circa 5000 Kg di olive e non dobbiamo certo essere noi a dirvi di che valore stiamo parlando. Che dire? Chi non ha rispetto per i vivi pensate possa averne per i morti?
Naturalmente siamo qui pronti ad accettare qualsiasi tipo di chiarimento da parte degli interessanti nella speranza che sia stato solo tutto un malinteso, perché si sa, i morti non sono testimoni attendili ma i vivi si.
Meno Rosa
Ignazio Giunta : Chi come e quando avete denunciato ciò che scrivi? Prego Nele Vernuccio di pubblicare il documento mio che gli ho inviato.