Modica, le coperte delle Mamme di Modica consegnate alla Comunità di Sant’Egidio
Giorno 16 ottobre alle ore 17.00, presso il salone parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta, si è svolto l’incontro aperto tra una rappresentanza del Movimento delle Mamme di Modica , con la fondatrice Arianna Salemi, e una delegazione della Comunità di Sant’Egidio di Catania, con la presenza della responsabile Angela Pescarello.
In questa occasione di confronto e conoscenza, si è così raggiunto l’obiettivo di consegna delle coperte che hanno vestito la scalinata il primo agosto 2021.
Grazie all’ospitalita’ del Sacerdote Mario Gugliotta e alla disponibilità ,per tutte le mamme del Movimento, della parrocchiana Maria Giovanna Floridia, è stato possibile ascoltare come si muove questa forma di associazionismo che porta il nome di Sant’Egidio.
– La povertà non è solo quella visibile, fatta di persone costrette a dormire fuori, a fare la fila infinita davanti alla nostra sede per ricevere la spesa alimentare. File triplicate dalla pandemia. È anche invisibile. Si trova nei nuclei familiari, in cui si registrano violenze sulle donne e sui bambini. È anche tra le persone anziane, che vivono sole, spesso a causa del trasferimento dei figli in altre città, per lavoro.
È molto bello che dalla vostra città arrivi un gesto così forte e significativo che riguarda questi bisogni sociali oggi ancora più forti, anche a causa del Covid.
Sant’Egidio sta accanto ai poveri, non come degli assistiti, ma come parte integrante della famiglia. Le relazioni che si instaurano con le persone sono fondamentali, non basta dare un pacco alimentare e basta. In quest’ottica, ci impegniamo sempre anche nel periodo di Natale, ad organizzare una cena dentro la Chiesa di Santa Chiara, in cui barboni, extracomunitari, anziani, famiglie disagiate possono condividere con la città un momento di incontro, senza essere dimenticati. – Le donne del Movimento hanno raccontato la loro esperienza, all’interno del progetto e hanno raccontato le coperte -simbolo, dedicate alle vittime di mafia, ai femminicidi, allo sfruttamento dell’Africa che genera migrazioni di massa.
Il sacerdote Mario Gugliotta si augura che questo sia il primo di molti incontri. Da Sant’Egidio, arriva anche un desiderio di partecipazione al prossimo progetto cittadino ideato da Arianna Salemi che prevede tra le tante cose, anche la realizzazione di 139 mattonelle, corrispondenti agli articoli della Costituzione Italiana, che uniscano le vie della città.
Tutti d’accordo, sul fatto che questi gesti di solidarietà corrispondano all’applicazione pratica degli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana.
A Modica si attende intanto, che venga, data la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, che insieme alla responsabile di Segreteria, Paola Gargiulo hanno sostenuto il progetto solidale, ma non si registra nessuna novità da Palazzo San Domenico, neanche dal settore cultura.
Concordi e uniti sul fatto, che oggi occorrono esempi culturali forti contro ogni tipo di intolleranza, soprattutto alle giovani generazioni, in special modo, alla luce degli ultimi accadimenti nelle piazze italiane.
Nel frattempo da molte amministrazioni italiane arrivano parole di solidarietà alla Senatrice a vita, verbalmente attaccata nelle piazze, sebbene sia una donna novantenne, simbolo della sopravvivenza alla crudeltà e alla follia umana.
Segno che c’è ancora molto bisogno di lavorare sulla cooperazione e sulla solidarietà, proprio negli ambienti sociali non delimitati alle scuole.