Le strade di Modica sono impraticabili. Questo è un dato di fatto, le motivazioni?

Sono molteplici.

Da una parte i lavori pubblici, con cantieri aperti, più o meno segnalati, in diverse parti della città che, una volta terminati, non si sa perché lasciano il manto stradale pieno di buche, dall’altra, quelli privati, con impalcature che restringono le carreggiate e che rallentano ulteriormente il traffico a causa dei semafori.

Quest’ultime inoltre, se non posizionate in sicurezza, potrebbero anche diventare pericolose a causa del maltempo.

Tutto questo rende davvero difficile circolare in città, con la conseguenza che, per spostarsi da una zona all’altra, se tutto va bene, ci vuole almeno un’ora e anche di più se ci si trova in un’orario di punta.

Ovviamente, sperare nella presenza dei vigili urbani, per rendere più scorrevole il traffico è utopistico, è più facile credere in Babbo Natale, giusto per citare un personaggio in voga in questo periodo.

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Anzi ci farebbe proprio comodo la sua slitta e le sue renne per sorvolare la città. E più si avvicinano le feste, più questa situazione diventa insostenibile.

La soluzione? Non dobbiamo mica trovarla noi, ma chi di competenza.

Certo sarebbe il caso di intervenire, quanto meno programmando i lavori, ove possibile e facendo sì che le ditte che eseguono i lavori una volta terminati sistemino il manto stradale perché erano anni che non si vedevano strade ridotte in questo stato. 

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Qualche tempo fa anche il Movimento 5 stelle era intervenuto sulla questione, attribuendo la responsabilità ai lavori per l’installazione della fibra che, da oltre due mesi, stanno causando danni al manto stradale.

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Pare infatti che, la ditta appaltatrice dei lavori, una volta terminati i lavori, non si preoccupi di sistemare la strada sventrata. Strada il cui asfalto, fra l’altro, era stato rifatto da poco, per cui oltre danno anche la beffa.

Il consigliere Medica ha presentato un’interpretazione in consiglio per fare luce su questa situazione. Ma a quanto pare a Modica è difficile fare luce su qualsiasi problema.

E poi ci sono le buche strutturali, quelle così grandi che più di altre costituiscono un pericolo. Non sono neanche segnalate come quella che vi mostriamo qui sotto.

Foto: Giorgio Di Rosa