L’affaire Biogas in attesa del Tar: Pozzallo contro Modica, tra pareri, carte bollate, silenzi e rischi effettivi per la salute

Martedì 14 dicembre, il Comitato tornerà ad incontrarsi in videoconferenza per analizzare le nuove situazioni

( di Mariacarmela Torchi) – Le decisioni più importanti per questo territorio spesso vengono prese nel silenzio più totale e sapete perché? Perché in questo modo, si può far passare per giusto, ciò che giusto non è per niente.

Per fortuna, però, c’è chi dorme con un occhio aperto, proprio, per vigilare costantemente ed evitare che ciò accada.

È il caso del Comitato Cittadino Spontaneo per la Salvaguardia della Salute Pubblica e la Tutela dell’Ambiente di Pozzallo, che continua a non arrendersi dinanzi ad una battaglia che, se persa, potrebbe cambiare, in peggio, le sorti del territorio ibleo ed in particolare di Modica e Pozzallo.

Il 13 gennaio infatti il TAR di Catania è chiamato ad esprimersi in merito alla vicenda relativa all’autorizzazione rilasciata dal Comune di Modica alla società Biomatenao Ibleo Srl per la realizzazione dell’impianto di biometano in contrada Zimmardo- Bellamagna, all’interno del territorio di Modica, ma alle porte di Pozzallo. 

Per questo motivo i rappresentanti del Comitato si sono confrontati qualche giorno fa in Videoconferenza con l’avvocato Corrado Giuliano che difende sia il comune di Pozzallo sia l’associazione Rifiuti Zero che si è schierata a fianco del Comitato per sostenere questa battaglia, per comprendere cosa è stato fatto fino ad ora rispetto a quanto chiesto dal TAR che aveva sollecitato sia il comune di Modica, sia la sovrintendenza oltre che l’Arpa e l’Università a presentare delle relazioni ognuno in riferimento al proprio ambito.

Ad oggi, è risultato dal confronto tra le parti, il Comune di Modica non si è ancora espresso, l’Arpa si è espressa ma non è stata resa nota la sua posizione, e questo diciamo che potrebbe essere un punto nodale per la risoluzione della vicenda, l’Università, invece non ha risposto ma diciamo che la sua posizione è nota a tutti.

Ricordiamo infatti che Giovanni La Via Direttore Generale dell’Università di Catania, è in compartecipazione societaria con la stessa azienda che promuove l’impianto.

Infine abbiamo la Sovrintendenza che ha espresso parere favorevole dichiarando che comunque provvederà a fare ulteriori indagini. Dopo però. Intanto diciamo che ha detto si, ed  è per questo motivo che i legali sia del comune di Pozzallo che del comitato impugneranno la decisione della Sovrintendenza.

Questo lo stato dei fatti anche se durante l’incontro virtuale è emersa una novità importante: pare infatti che la ditta Biometano Ibleo Srl, fra le opere di cui ha bisogno, abbia necessità di un pozzo sul posto per l’approvvigionamento idrico e pare che non potendone realizzare uno abbiano deciso di usufruire di uno dei tre pozzi che fornisce l’80% di acqua al Comune di Pozzallo.

Saputo questo si è immediatamente provveduto a richiedere al Comune una perizia idrogeologica per comprendere se ci siano rischi effettivi di  inquinamento dell’acqua.

Questi rilievi verranno presentati al Tar perché anche se di fatto il tribunale amministrativo regionale è tenuto ad esaminare solo gli atti già presentati se dovesse emergere qualcosa di rilevante non potrà non essere preso in considerazione.

Perché bisogna specificare una cosa, il TAR può esprimere parere favorevole rispetto agli atti, quindi da un punto di vista amministrativo ma questo non vorrà dire che realizzare una simile opera sia comunque giusto sotto tanto altri aspetti.

Ed è per questo che parallelamente al ricorso al TAR è stato presentato un altro ricorso alla Presidenza della Regione che però ad oggi non hai mai dato risposta.

Per questo motivo il Comitato non si ferma e martedì 14 dicembre tornerà ad incontrarsi in videoconferenza per analizzare queste nuove situazioni che sono emerse e per organizzare nei particolari due importanti momenti di sensibilizzazione che si terranno il primo il 20 dicembre in piazza a Pozzallo ed il secondo il 9 Gennaio.

Questo secondo appuntamento sarà una passeggiata ecologica che partirà da Pozzallo e terminerà nel luogo in cui si vuole realizzare l’impianto. 

Ricordiamo che la questione che va avanti dal 2019 quando nasce il Comitato.

Tutto ha inizio proprio nell’estate di quell’anno quando, Il SUAP di Modica, diede, in maniera illegittima, secondo il comitato, autorizzazione a una società, la Biometano Ibleo Srl, per la realizzazione di un impianto industriale di Biogas.

Cos’è il biometano

Il Biometano, per chi non lo sapesse, è un gas prodotto dalla fermentazione senza ossigeno delle biomasse (residui organici o vegetali, liquami, scarti o prodotti agricoli).

Si tratta di una miscela di vari tipi di gas, costituita prevalentemente da metano (almeno il 50%) e anidride carbonica. I rischi per la salute e i danni agli ecosistemi sono notevoli così come notevoli sono i vantaggi economici per gli imprenditori che accedono a generosi incentivi statali.

Non ci interessa, in questa sede, fare nomi, non è questo ciò che conta, perché è proprio il principio che è sbagliato, al di là di chi vorrebbe realizzare l’impianto, che verrà eventualmente punito nelle dovute sedi, ciò che conta è sensibilizzare il territorio e far capire cosa accadrebbe realmente se venisse realizzato questo impianto.

Innanzitutto, consideriamo che, il nostro è un territorio che vive di turismo o almeno dovrebbe ma ciò non sarà più così perché il nostro mare, le nostre spiagge, le nostre campagne saranno inquinate e maleodoranti.

Come se non bastasse, l’area di Bellamagna, dove insiste il progetto, è una delle aree archeologiche più importanti della Sicilia sud orientale, che volutamente non è stata mai valorizzata dal Comune di Modica

Ma c’è di più, spiegano quelli del comitato. La nostra è un’area a rischio idrogeologico: quindi qualunque smottamento, apertura delle vasche o rottura dell’impianto andrebbe a inquinare le falde acquifere che sono a monte del progetto di approvvigionamento idrico dell’acquedotto comunale.

Insomma non è possibile tollerare un simile scempio.

“Noi, dichiara Emanuela, esponente del Comitato e cittadina di Pozzallo, speriamo che il giudice abbia la lungimiranza di percepire il malessere di una collettività e che possa, nel giudizio che darà giorno 13, ovviare a problematiche di insurrezione cittadina che avverranno nel caso di approvazione del progetto. Speriamo che anche dalla Srl si renderanno conto che «laddove non ti sorride l’uscio di casa, non dovresti nemmeno metterci piede». Non è possibile che certa gente venga a distruggere la nostra economia e il nostro territorio per interessi personali, scavalcando quelli di 20.000 abitanti”.

Speriamo che questa volta l’iniziativa del Comitato possa essere ascoltata, perché già in passato aver raccolto ben dodicimila firme sembra non essere servito a niente.

Ma se ciò non dovesse accadere e la sentenza sarà favorevole già il 14 gennaio la società potrà dare il via alla costruzione dell’impianto.

Questo nei fatti significa che entro il mese di giugno avremo un impianto di Biogas funzionante con le conseguenze che abbiamo detto avrà il territorio in termini di inquinamento ed in termini di perdita economica perché i turisti non sceglieranno certo un luogo dove ci sarà puzza, dove circoleranno circa 65 camion al giorno con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.

E mentre il Comune di Pozzallo si dichiara parte lesa, il Comune di Modica rilascia l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto.

Questa cosa i cittadini la devono sapere e non la devono dimenticare. 

Mariacarmela Torchi

Foto di copertina tratta dal web

Biomatenao Ibleo Srl, Giovanni La Via, Presidenza Regione Sicilia, sovrintendenza ragusa, Università di Catania

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