Norma antifrodi mette a rischio i lavori con i bonus edilizi: imprese e cittadini preoccupati
Enormi difficoltà per le imprese che in questo momento stanno già di fatto subendo questa decisione e fermando i cantieri.
La stretta antifrodi contenuta nel decreto sostegni Ter sta già avendo delle pesanti ricadute sui lavori in corso con il Superbonus.
A lanciare l’allarme, il Presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, che proprio in questi giorni, sta già raccogliendo le prime avvisaglie, di quello che potrebbe essere una vera e propria catastrofe economica per il settore edilizio e non solo. A rischio infatti il 90% dei lavori in corso ma anche quelli programmati nei prossimi mesi.
Ma cosa prevede in particolare questo provvedimento?
Il decreto Sostegni introduce il limite di una sola cessione del credito di imposta da parte dell’impresa agli intermediari finanziari (soprattutto banche), vietando quindi le catene di cessioni multiple dietro cui potevano nascondersi frodi o fenomeni di riciclaggio.
Il limite si applica anche allo sconto in fattura, nel momento in cui si trasforma in credito di importa per l’impresa.
L’entrata in vigore della norma è fissata al 7 febbraio, da quel momento anche i crediti che saranno già stati oggetto di cessione potranno essere ceduti una sola volta. I contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli.
Questo comporterà enormi difficoltà per le imprese che in questo momento stanno già di fatto subendo questa decisione e fermando i cantieri. “Numerose aziende, non potendo cedere il credito alle imprese, non potranno pagare i fornitori – avverte il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – e questa anomalia avrà ricadute pesantissime su tutti i settori produttivi, compresi quelli del commercio. La ripartenza economica, storicamente, ha sempre poggiato le fondamenta sull’edilizia. E se la blocchiamo, sarà un disastro”
Diciamo che ancora una volta per colpire chi si approfitta in maniera sbagliata di questi provvedimenti, si rischia di colpire, anche e sopratutto, le numerose aziende serie che hanno trovato un modo per ripartire sopratutto dopo il periodo del Covid e che adesso invece rischieranno nuovamente di dover chiudere e licenziare, avendo fatto investimenti che, oggi, non possono essere più sostenuti.
Non solo, vengono penalizzati anche tanti cittadini che grazie ai bonus edilizi hanno potuto effettuare o avrebbero potuto effettuare quegli interventi di risparmio energetico e messa in sicurezza che senza queste agevolazioni non si sarebbero potuti permettere.
Inoltre avendo effetti retroattivo il procedimento potrebbe anche far sì che i lavori già iniziati potrebbe non essere completati e i cittadini resterebbero con un pugno di mosche in mano.
Forse tutto questo si sarebbe potuto evitare effettuando maggiori controlli da parte del Governo.
Manenti quindi annuncia possibili azioni di protesta nei confronti di questa decisione perché dichiara “pur condividendo l’azione del Governo nella lotta contro le frodi occorrono modalità differenti. Questa è una misura da rivedere. Chiediamo anche al Governo regionale di intervenire e di fare sentire la propria autorevole voce in proposito”