Modica, la storia di Antonio Napolino dalla collezione di videocassette alle opere del padre

Bisogna sempre guardare oltre e non fermarsi alle apparenze. La storia che vi stiamo per raccontare, infatti, nasce da quello che poteva sembrare un semplice annuncio pubblicitario, su uno di quei gruppi in cui si cerca di sbarazzarsi delle cose che non servono più. In realtà, l’annuncio di Antonio Napolino, nasconde una storia che merita di essere raccontata.

E noi ce la siamo fatta raccontare proprio da lui.

Una storia che nasce negli anni 80 a Modica, quando un giovane ex fotografo che aveva aperto una piccola attività commerciale nel centro storico, di fronte all’ex Cinema Pluchino, “Studio 5” così si chiamava e così continuò a chiamarsi anche dopo, accettò di acquistare da un rappresentante di Roma, circa 50 videocassette con alcuni fra i più famosi film italiani dell’epoca.

Oggi, quelle videocassette sono diventate circa 5 mila e a queste si sono aggiunte, con il passare del tempo, i Dvd, circa 12 mila.

Un vero e proprio archivio cinematografico, con film rari e introvabili, con tanto di copertine.

Una collezione che, Antonio Napolino ha accumulato dal 1985 quando si è poi trasferito nei locali di Via Sacro Cuore dove è rimasto per quasi 30 anni, fino all’inizio della pandemia, quando poi ha deciso di chiudere definitivamente.

E chi non è stato almeno una volta nella vita nel suo immenso locale di Via Sacro Cuore a cercare quel film da affittare, per trascorrere una serata a casa con gli amici? Non c’erano di certo in quegli anni SKy o Netflix, c’erano le care e amate videocassette.

Non solo, spesso si acquistavano anche vuote, per poi registrare in tv i programmi preferiti. Insomma, veramente altri tempi e come dice una canzone “che ne sanno i 2000”?

Anche questo faceva parte del fascino di quegli anni, quando niente era disponibile e a portata di mano come adesso, che per vedere un film basta premere un tasto del telecomando, comodamente seduti da casa.

Allora, se volevi vedere il tuo film preferito dovevi andare a noleggiarlo e a volte capitava anche che qualcuno lo avesse fatto prima di te! E a proposito di film preferiti, abbiamo chiesto ad Antonio quale fosse stato, in assoluto, il film più noleggiato ed è venuto fuori il titolo di “Top Gun” il film che ha fatto innamorare milioni di ragazzine di Tom Cruise, al suo debutto cinematografico con quello che resta senza dubbio uno dei film (commerciali) più belli di quegli anni.

Adesso, però, Antonio dopo aver chiuso il suo negozio, ha trasferito tutto il materiale in un grande magazzino in Via Risorgimento.

E’ da qualche anno che cerco di vendere la mia collezione ma senza successo. Ci racconta Antonio.

E credetemi non ho nemmeno fatto una richiesta economica eccessiva anche perché da un punto di vista di un appassionato o collezionista, questa raccolta ha un valore inestimabile. Purtroppo, però, fino ad oggi nessuno è sembrato interessato, nemmeno a riceverla gratuitamente. Avevo infatti proposto sia al Comune di Modica sia alla Scuola di Cinema di prendere la collezione, anche in omaggio, ma non ho ricevuto alcuna risposta

Eppure, crediamo che questa collezione meriterebbe di essere resa fruibile al pubblico, soprattutto ai più giovani. Da qui allora parte il nostro appello sia ad un ente pubblico che privato di acquistare la collezione e di realizzare magari una biblioteca cinematografica.

Antonio, infatti, ha bisogno di riavere il suo spazio per realizzare un sogno. “Il mio desiderio più grande è quello di trasformare questo spazio in un sito espositivo per una grande retrospettiva delle opere di mio padre, che forse molti non sanno essere il famoso Gaetano Napolino rappresentante della Scuola di Pittura Modicana, prematuramente scomparso all’età di 54 anni.  Dal 1940 al 1968 realizzò degli schizzi e dei disegni che però in passato non furono molto apprezzati ma che oggi invece sono stati rivalutati anche da critici e galleristi che avevano snobbato la sua arte. Sono circa 80 dipinti e altrettanti schizzi e disegni, fra cui quelli che lasciò incompleti sui cavalletti dello studio, prima di andare a farsi operare e che non ha potuto terminare. Lavori che oggi stanno suscitando molto interesse tra i modicani, e non solo, ma anche tra tanti collezionisti a livello nazionale ma che non hanno avuto l’adeguata visibilità. E così vorrei sopperire alla mancanza di spazio che nessuno ha mai negli anni dato a mio padre, preferendo esporre, negli spazi comunali, opere di artisti più famosi. Insomma, vorrei regalare a mio padre questo sogno, un sogno che è anche il mio, visto che da molti anni ho cominciato a dipingere seguendo il suo esempio.”

Come vedete, proprio come accade nei film, spesso il finale è a sorpresa e lascia tutti a bocca aperta. Siamo partiti raccontando una storia e abbiamo terminato il racconto con quella che potrebbe sembrare un’altra storia, in realtà è un’unica storia di vita che ha come protagonista lo stesso personaggio, come accade nelle migliori sceneggiature.   

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