Blocco Tir contro caro gasolio: danni al mezzo di un’azienda ragusana, così non va bene!

La protesta in corso in Sicilia con il conseguente blocco dei Tir contro l’aumento dei costi del gasolio ha fatto registrare ieri un brutto episodio ai danni del mezzo di un’azienda agricola ragusana.

L’autista del mezzo è stato inseguito, bloccato alle porte di Gela e, dietro minaccia, ha dovuto consegnare le chiavi e subire il taglio degli pneumatici.

C’è stato un primo blocco ieri a San Gregorio, davanti allo svincolo per l’A18, e altri ne sono stati realizzati nella notte e altri ancora sono stati annunciati per le prossime ore sulle grandi vie di comunicazione da Catania a Ragusa, da Palermo a Messina.

Fermo restando che Confagricoltura condivide le ragioni della protesta portata dagli autotrasportatori, dinanzi a fatti così gravi, scriteriati e violenti che, oltre a minare interessi economici diffusi, attentano alla sicurezza e alla legalità, la condanna non può essere che totale. 

“Abbiamo già informato le Autorità competenti sull’accaduto – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusadott. Antonino Pirrè – e chiediamo la sospensione immediata di una protesta che, seppur minoritaria e contenuta, sta costituendo un danno enorme alle imprese agricole del nostro territorio provinciale e regionale (in particolare quelle operanti nella filiera agroalimentare e florovivaistica), già alle prese con aumenti esorbitanti dei costi di produzione (in primis quelli per l’energia)”.

“Agli autotrasportatori e alle loro rappresentanze sindacali – aggiunge Pirrè – il nostro invito al senso di responsabilità, ipotizzando forme di protesta più simboliche che non ledono un’economia già provata e fragile. Bisogna trovare soluzioni a problemi che riguardano non solo i trasporti, ma il nostro sistema economico nella sua interezza, non provocarne degli altri, con l’aggravante dell’uso della violenza e della coercizione”. 

“Condivido le motivazioni ma temo, tuttavia, che esista il rischio concreto che questa azione di protesta, così gestita, possa causare danni all’agricoltura e alla zootecnia siciliane, senza ottenere gran che sul piano delle rivendicazioni”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico all’ARS, commentando la notizia dello sciopero proclamato dagli Autotrasportatori Siciliani Autonomi.


Secondo Dipasquale non bisogna bloccare le attività, ma spostarsi a Palermo con un presidio davanti a Palazzo d’Orléans, chiedendo con forza l’intervento del Presidente della Regione Siciliana perché si muova sui tavoli romani dove vengono decise le politiche economiche. Alternativamente bisogna pensare di spostarsi direttamente a Roma, sotto i palazzi di Governo.

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