Locri 4

Ragusa 0

Marcatori: pt 5′ Lucà, st 13′ Martinez, 28′ Carella, 33′ Pagano.

Locri: Gagliardotto, Paviglianiti, Guerrisi (72′ Vita), Pagano (86′ Zarich), V. Aquino, Romero, Dascoli, Leto (76′ D. Aquino), Martinez (63′ La Rosa), Lucà (88′ Riga), Carella. A Disp: Loccisano, Sapone, Catania, Cama. All. Mancini.

Ragusa: Di Martino, Cacciola, Godino, Miano (56′ Messina), De Rios; Borrometi, Valenca, Sangarè (64′ Cornazzani), Maimone; Battaglia, Randis. In panchina: Busà, Veca, Sferrazza. All. Raciti.

Arbitro: Coppola di Castellammare di Stabia.

Locri – Pesante sconfitta per il Ragusa di Filippo Raciti che nella gara di andata del primo turno della fase nazionale di Coppa Italia ha rimediato un poker di reti sul campo del Locri compromettendo così il cammino nella competizione.

Una sconfitta pesante a pochi giorni dal big match del “D’Alcontres” con l’Igea in programma domenica, gara in cui gli azzurri si giocano una buona fetta della stagione.

Al “Macrì” di Locri la gara si fa subito in salita per gli azzurri ragusani che hanno un approccio sbagliato alla partita e subiscono la partenza a razzo della formazione di Mancini che al 5′ sblocca il risultato con il gol di Lucà che sfrutta l’assist di Leto per battere imparabilmente Di Martino con un diagonale.

Il Ragusa prova a reagire, ma non riesce a far male all’attenta difesa dei calabresi.

La prima frazione di gioco si chiude con i padroni di casa avanti di misura.

Nella ripresa il Ragusa resta praticamente negli spogliatoi e al 13′ subisce il raddoppio della formazione amaranto. Spiovente in area di rigore ragusana, con palla che arriva a Martinez che con un po’ di fortuna manda in rete per il 2 – 0.

Il terzo gol che mette in ghiacciaia la vittoria locrese arriva al 28′ con un tiro dalla distanza di Carella che non lascia scampo al portiere ragusano.

Il Ragusa non c’è e il Locri è abile ad approfittarne e al 33′ realizza il quarto gol con Pagano.

Al triplice fischio può esplodere la gioia degli amaranto per i quali la gara di ritorno di mercoledì prossimo al “Campo” di contrada Selvaggio dovrebbe essere una semplice formalità.