Modica, Parco Urbano con quali ‘risorse’ è stato realizzato? I dubbi di D’Antona e le dimenticanze sulla paternità dell’opera
“Noi, come tanti cittadini di Modica, siamo soddisfatti che sabato alla città è stato consegnato il Parco dell’area dell’ex Foro Boario”.
Esordisce così nella sua nota Vito D’Antona che interviene sull’inaugurazione del parco urbano intitolato a padre Basile spiegando alcuni passaggi dell’iter che hanno portato oggi a consegnare quest’opera alla città. Una nota che per onore dei fatti D’Antona aveva già pubblicato tempo fa quando si era saputo della ripresa dei lavori ma che oggi è necessario riprendere per capire
Alcuni passaggi che forse per qualcuno non sono importanti tanto da essere ignorati ma che nei fatti dimostrarono che non tutto è come appare.
“Ricordiamo, continua D’Antona, visto che non lo ha fatto il Sindaco nel suo commento all’inaugurazione, che il progetto nacque dalla volontà delle precedenti amministrazioni comunali.
Grazie all’amministrazione Buscema, in particolare, che partecipò nel 2012 ad un apposito bando, il progetto venne finanziato dalla Regione Siciliana con la somma di 850.000,00 euro su un costo complessivo di 1.050.000,00 euro.
Ma poiché i lavori non furono completati in tempo, nel 2019, in piena amministrazione Abbate e dopo una corposa corrispondenza, il finanziamento, con apposito decreto, fu revocato e la Regione chiese al Comune la restituzione di 434.000,00 euro che ne frattempo erano stati accreditati.Successivamente, soltanto a febbraio 2021, Abbate si appellava al Tribunale di Ragusa ad una lettera di sollecito della Regione a riottenere le somme”
Diciamo che non conta solo il risultato ma conta anche il percorso che si è fatto per arrivare a quel risultato.
“A questo punto, conclude D’Antona, per un principio di trasparenza e di buona amministrazione, riteniamo legittimo che i cittadini debbano essere informati se i lavori sono stati interamente pagati, se le somme occorrenti sono state recuperate dal finanziamento regionale o se il Parco è stato realizzato con fondi a carico del bilancio comunale e quindi dei Modicani, anziché della Regione Siciliana. Una precisazione da parte di Abbate rimane indispensabile per non alimentare il dubbio che abbiamo perso definitivamente il finanziamento regionale e che questa spesa, coma altre, sarà trasferita ai futuri amministratori comunali.”
Sull’inaugurazione è intervenuto anche il Direttore della Casa Don Puglisi Maurilio Assenza perché ricordiamo che il Parco verrà consegnato alla Cooperativa Don Puglisi per proseguire il progetto di Crisci Ranni. Nei fatti “consegnato” ci chiediamo cosa vuol dire? Lo gestirà la cooperativa o ne potranno usufruiranno anche altre associazioni? Ma soprattutto non era un parco urbano pensato per tutti i cittadini?
Detto questo, il Direttore della Casa Don Puglisi ha ricordato come, riportiamo testualmente, “Dodici anni fa l’ex Foro boario era diventato una area invivibile e buia. Il cantiere educativo è stato non solo un contrasto alle povertà educative che non si è fermato neppure in tempo di Covid, ma sempre più un processo virtuoso che ha reso viva l’area, che ha coinvolto famiglie e scuole nel rito annuale di Crisci Ranni e nei cammini educativi che lo hanno preceduto”
Strano che nemmeno Assenza abbia ricordato nel suo discorso l’ex sindaco Antonello Buscema eppure se la memoria non ci inganna era nota la vicinanza della Casa Don Puglisi e della Cooperativa alla figura di Antonello Buscema. E allora come mai questo nome non è stato fatto ne dagli avversari, chiamiamoli così, ne dagli alleati?
Forse per evitare di scontentare qualcuno, tanto ciò che conta per tutti è il risultato ma come abbiamo detto e, come desideriamo ribadire, conta anche il percorso che si compie per ottenere quel risultato e se si dimentica il passato allora difficilmente si potrà guardare con serenità al futuro.
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