Operavano tra i territori di Ragusa e Modica e razziavano le aziende agricole e le abitazioni più isolate.

Una banda composta da cinque persone è finita in manette dopo un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri che nella notte tra sabato e domenica scorsa hanno teso una “trappola” e li hanno bloccati mettendo fine alle loro azioni criminali.

In manette sono finite cinque persone, due italiani e tre albanesi (uno dei quali irregolare), tutti con precedenti penali.

I cinque da più di un mese erano l’incubo delle aziende agricole e delle abitazioni delle frazioni di San Giacomo, Frigintini e di contrada Mauto.

Il loro modus operandi era quasi sempre lo stesso: un sopralluogo nella zona dove insisteva l’azienda agricola o abitazione presa di mira e poi entravano in azione per portare via animali, attrezzi da lavoro e ogni cosa che fosse prontamente occultabile in auto e trasportabile

Sabato pomeriggio gli investigatori hanno individuato l’auto in contrada Mauto per il consueto sopralluogo e nel cuore della notte l’azione congiunta con cinque auto tra la Squadra Mobile dei Carabinieri di Ragusa Ibla, il Commissariato di Modica e la Radiomobile dei Carabinieri di Modica che hanno bloccato la strada e fermato la vettura sulla quale viaggiavano i cinque malviventi che al momento del blitz delle Forze dell’ordine non hanno opposto resistenza.

All’interno dell’auto su cui viaggiavano i cinque, sono stati ritrovati arnesi per lo scasso e due radioline che probabilmente usavano durante i furti per tenersi in contatto tra chi restava in auto e chi invece agiva.

Scattate le manette i cinque malviventi sono stati trasferiti al Commissariato di Modica per le procedure e gli accertamenti di rito, al termine dei quali su disposizione dell‘Autorità Giudiziaria nelle prime ore della domenica sono stati tradotti nel carcere di contrada Pendente a Ragusa.