Modica: intervista sul futuro della città a Christian Piccitto, coordinatore cittadino di FI
In preparazione delle amministrative a Modica, si prova a capire quale sarà il futuro di questa città, per farlo abbiamo aperto una finestra sul passato ascoltando uno degli ex sindaci, l’avv. Meno Ruta e nelle prossime settimane ascolteremo anche altri protagonisti che hanno guidato questa città.
Perché non si può guardare al futuro senza conoscere il passato. Ed il presente?
Chi sono i protagonisti oggi della politica in città? C’è una classe emergente di giovani che è pronta a prendere il testimone e a governare Modica? Abbiamo incontrato Christian Piccitto, 26 anni, nuovo coordinatore cittadino di Forza Italia.
E’ stato lo stesso Gianfranco Miccichè a tenere il suo battesimo venendo a Modica e inaugurando la nuova sede del partito in città.
Perché Chistian, nonostante la sua giovane età, è stato impegnato in politica sin dai tempi del Liceo, intestandosi battaglie importanti per la città.
“Siamo sempre stati impegnati, dico siamo, perché mi riferisco al gruppo che si è creato in questi anni, mi piace parlare di noi, e non solo di me, perché la nostra forza sta proprio nell’essere gruppo. Un gruppo compatto di giovani uomini e donne, lavoratori e studenti, con cui già dall’età di sedici anni eravamo impegnati In Forza Italia, all’interno della quale abbiamo ricoperto un ruolo nel Movimento giovanile, prima a Modica e poi a livello provinciale. Adesso questo incarico, per me importante, rappresenta il primo traguardo che abbiamo raggiunto perché abbiamo lavorato avendo sempre come obiettivo il futuro della città di Modica. Abbiamo fatto tante proposte per questa città, dal recupero di Palazzo degli Studi, alla valorizzazione della Vetta, siamo stati i primi a sollevare la questione relativa alla democrazia partecipata. Abbiamo sempre partecipato al dibattitto politico di questa città e questo, oggi c’è stato riconosciuto dai nostri coordinatori, ed è un grande onore, ringrazio sia il Coordinatore provinciale Giancarlo Cugnata che ha proposto il mio nome, sia naturalmente l’on Miccichè per aver accettato questa proposta che certamente potrebbe sembrare anche rischiosa, perché affidare un partito in una città importante come Modica nelle mani di un giovane non è una scelta che farebbero tutti ma loro hanno avuto il coraggio di farlo ed io spero di esserne all’altezza e adesso è necessario iniziare a lavorare seriamente per questa città”.
Quindi possiamo sfatare l’affermazione che oggi i giovani non si interessano di politica?
“Smentisco categoricamente, ho sempre avuto la fortuna di conoscere giovani appassionati di politica che poi significa interessarsi del proprio futuro e avere a cuore l’interesse della propria città. Ed è questo amore smisurato per Modica che ci unisce e la voglia di potere creare quelle condizioni per far si che possiamo rimanere qui a vivere e a lavorare. Molti sono stati costretti in questi anni ad andare via ma noi desideriamo realizzare le condizioni perché in futuro ciò avvenga sempre meno, e i professionisti con le loro idee e i loro progetti possano trovare spazio nella nostra terra, e possano aiutarci a valorizzarla sempre di più e a farla crescere.”
Come vedi Modica in questo momento storico?
“Purtroppo, la vedo in crisi sotto due punti di vista, politico ed economico. La politica è assente, non esiste il dibattitto. Manca la classe politica, mancano persone che possano portare avanti idee per lo sviluppo futuro della città. Da qui ovviamente scaturisce anche il problema economico, perché la città vive la crisi di un modello economico che manca di progettualità. Chi oggi amministra la città ha la responsabilità di questo. La città, infatti, viene amministrata ma non viene governata e c’è una bella differenza tra amministrare e governare. In queste ultime settimane ho ascoltato con molto interesse la proposta dell’ex sindaco di Modica Piero Torchi che poi è stata ripresa anche dall’ex sindaco Meno Ruta del “governo dei migliori”. Dove secondo me per migliori non si intende migliori solo nelle competenze ma ci vuole un mix fra competenza e quindi esperienza ma anche innovazione che solo i giovani possono portare. Bisogna lavorare ad una visione per lo sviluppo della città, bisogna porsi degli interrogativi, bisogna fare delle scelte. La politica deve tornare a fare la politica. Modica è stata da sempre centro politico a livello regionale, soprattutto negli anni 90, dobbiamo tornare ad esserlo. Adesso invece siamo fanalino di coda. Un esempio per tutti? Nelle celebrazioni per l’anniversario dell’iscrizione nelle liste Unesco, il sindaco di Noto è andato con il Ministro Franceschini a decidere il programma delle celebrazioni e noi siamo stati semplici spettatori. C’è bisogno di un riscatto, una prova di orgoglio di essere modicani.”
Quindi rilanci la proposta del “Governo dei migliori” che dia spazio anche ai giovani e in questo governo quale potrebbe essere il ruolo di Christian Piccitto?
“Io non mi sottraggo nell’impegno per la mia città, come non ho mai fatto e come sono sicuro farebbero tanti altri giovani. Ognuno con il proprio ruolo ma è necessario che ciascuno di noi dia il proprio contributoal di là degli schieramenti politici. Perché c’è un bene superiore che bisogna preservare ed è quellodellanostra città. A prescindere dal risultato che ci darà se siamo credibili o meno noi abbiamo il dovere di provarci.”
L’avv. Ruta sosteneva una cosa importante, è giusto che sia dia spazio ai giovani ma è anche importante avere l’umiltà di saper chiedere consiglio a chi magari ha maggiore esperienza. Secondo te il segreto sta nella collaborazione tra chi ha l’esperienza e chi può con le nuove competenze e una visione nuova portare un cambiamento alla città?
“L’abbiamo sempre fatto, crediamo che per progredire abbiamo la necessità di confrontarci con persone che abbiano esperienza nel campo dell’amministrazione della cosa pubblica. E’ una cosa seria, e rivolgersi a chi ha esperienza è fondamentale, anche, a volte, in quelle che possono sembrare le cose più semplici. Spesso si arriva in consiglio e non si conosce nemmeno com’è fatta una delibera. Non ci si può improvvisare consiglieri, spesso si crede che per farlo serva solo avere il consenso. Quello ti porta a sederti in consiglio ma fare il consigliere e ben altra cosa. Per cui certamente il confronto con chi ha più esperienza è fondamentale lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo. Non si è mai formati del tutto, c’è sempre da imparare e se noi diamo loro la nostra visione più fresca e innovativa, loro possono darci in cambio la loro esperienza.”
Modica, a breve affronterà le amministrative, Forza Italia, sta pensando ad una propria lista, ad un proprio candidato o a sposare il progetto condiviso da altri partiti.
“Noi correremo alle prossime amministrative con il nostro simbolo, perché siamo profondamente identitari, non rinunceremo alla nostra identità. Il sogno che coltiviamo è quello di fare una lista che sia un mix fra giovani e persone esperienti, professionisti, imprenditori, gente impegnata nel proprio settore o comunque gente che abbia veramente a cuore la città. Abbiamo l’obiettivo di candidare il 50% di donne all’interno della nostra lista, perché crediamo che sia un valore aggiunto”.
Come immagini la Modica del futuro?
“Dobbiamo trovare una chiave di lettura differente per la nostra città. Non possiamo pensare che chi viene qui lo faccia solo per il Barocco, il cioccolato ma dobbiamo trovare nuovi stimoli per portare il turismo, quello vero, in città. C’è tanto da fare ma sono certo che con le idee giuste, con un progetto nuovo Modica possa essere punto di riferimento per le altre città. I turisti non devono passare da qui per caso ma scegliere di venire qui e di sostare qui.”
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