Non hanno gradito le accuse lanciate nei loro confronti e hanno deciso di spiegare le loro ragioni.

Raffaele Sangiorgio e Rosario Ruggeri soci della Società Marinara di Pozzallo danno la loro versione dei fatti e rispediscono le accuse al mittente ovvero a Luigi Ammatuna, attuale Presidente della società, ribadendo che quest’ultimo ha violato l’art 35 dello statuto che, dichiarano, “non abbiamo certo scritto noi ma i nostri antenati e che Ammatuna, da Presidente, dovrebbe conoscere molto bene.” 

Nei fatti l’art 35 recita chiaramente che  “la società marinara è apolitica e si asterrà dal partecipare o dal promuovere manifestazioni che siano caratterizzate da finalità proprie di un partito politico”

Partendo da questo alla base della diatriba c’è la partecipazione di Luigi Ammatuna alla conferenza stampa di presentazione del candidato Enzo Galazzo.

I due soci, ma a detta loro anche molti altri componenti della società, hanno messo in evidenza questo comportamento inviando una lettera nei fatti anonima con tanto di foto che testimoniava la presenza di Ammatuna al tavolo di Galazzo, al Presidente del Collegio dei Probiviri Luigi Cacciatore. 

Lettera che pubblichiamo per conoscenza dei lettori.

“Il Presidente sapeva benissimo che la lettera l’avevamo scritta noi e non lo abbiamo mai negato in realtà non abbiamo apposto la firma perché eravamo un folto gruppo di persone che chiedevamo di destituire Luigi Ammatuna dal ruolo di Presidente come recita il comma 2 dell’art 35.”

In effetti continuando a leggere l’art 35 si evince che il Presidente che non ottempera a quanto disposto dal presente articolo sarà esonerato dalla carica.

A questo punto, insomma, pare che la società si sia un po’ spaccata tra chi sosteneva le ragioni del Presidente Ammatuna e chi invece pensava che andasse rimosso dalla carica.

Fra l’altro, pare che sia stata convocata una assemblea senza che venisse detto cosa sarebbe stato discusso e quella assemblea, a detta di Sangiorgio e Ruggeri, si è trasformata in un tavolo di accusa nei loro confronti ed in particolare Luigi Ammatuna avrebbe fatto una battuta poco piacevole sostenendo che “se al tavolo ci fosse stato seduto Roberto Ammatuna invece che Enzo Galazzo tutto questo non sarebbe successo”.

Un’affermazione che non è affatto piaciuta a Sangiorgio e Ruggeri che hanno voluto sottolineare la loro estraneità dalla competizione politica del 12 giugno che vedrà l’elezione del nuovo sindaco di Pozzallo.

“Non siamo candidati in nessuna lista, hanno ribadito nonostante non abbiano negato di essere simpatizzanti di Roberto Ammatuna. Insomma la verità sta sempre in mezzo e per capire chi ha torto o ragione bisognerebbe interpretare l’art35.

Ci chiediamo infatti se l’articolo di una società marinara possa limitare in modo così assoluto la libertà di un soggetto. Se così fosse, sarebbe il caso di rivedere uno statuto che proprio perché lasciato dagli antenati andrebbe attualizzato.

Detto questo, secondo Sangiorgio e Ruggeri, il Presidente Luigi Ammatuna avrebbe potuto comunicare ai soci la sua intenzione di impegnarsi attivamente a sostegno del candidato Galazzo decidendo insieme a loro quale sarebbe stata la modalità migliore per non scontentare nessuno e rispettare le regole di una società che comunque lo vede come suo Presidente.

Ma la storia non finisce qui. A quanto pare, a breve, dovrebbe tenersi una riunione dei Probiviri, per decidere sul caso e censurare il comportamento non tanto di Luigi Ammatuna, ma dei due autori della lettera. Rischiano sicuramente qualche provvedimento?

Per concludere, sono tutte polemiche, insomma, che non fanno comunque bene alla campagna elettorale nè ai candidati.

Roberto Ammatuna, come ci ha dichiarato, in particolare prende le distanze da quanto accaduto sostenendo che continuerà a svolgere una campagna elettorale serena con l’obiettivo di proseguire ad amministrare Pozzallo.