Modica: il Vespa Club cacciato dalla sua storica sede. Al suo posto il Museo della Pipa

Se siete appassionati della mitica Vespa e volete aderire al Club di Modica cercando su Google troverete il seguente indirizzo Corso Garibaldi, 62, la ex sede della Scuola Media Scrofani. Solo che oggi al n. 62 il Vespa Club non esiste più. Trasferito!

Ma andiamo per ordine. Il Vespa Club nasce a Modica alla fine del 2005 su iniziativa di un gruppo di amici appassionati della mitica Vespa.

In un mese da 6 i componenti diventarono 30 e così si creò ufficialmente il “Vespa Club Modica” con l’approvazione dello Statuto, del Consiglio Direttivo e la nomina del Presidente nella persona di Sergio Cannarella.

I numeri continuarono ad aumentare di anno in anno e nel 2018 come dimostra la foto che vede la presenza anche del nuovo Presidente Nino Cerruto che era succeduto a Cannarella nel 2014, con l’amministrazione Buscema venne inaugurata la sede del Vespa Club in quella famosa sede di Corso Garibaldi. 

A quel punto i soci con tanti sacrifici e l’aiuto di qualche sponsor iniziarono a sistemare i locali che gli erano stati concessi dal Comune apportando delle migliorie.

Tutto bene fino a quando circa un anno fa il Comune ha inviato una lettera in cui li invitava, diciamo così, a lasciare i locali concedendogli soltanto una stanza.

Ed infatti come dimostra la foto recente adesso è questo l’ingresso del Vespa Club di Modica. I locali che prima ospitavano il Club adesso sono stati ceduti al Museo della Pipa.

La stanza assegnata al Vespa Club
L’ingresso della ex Scuola Media Scrofani

L’attuale ‘inquilino’ comunque precisa che quando gli è stata mostrata questa possibile sede per il Museo, il locale era chiuso e non c’era già nessuno.

Fra l’altro, ci racconta,  che lo ha trovato in pessime condizioni e sono stati necessari molti lavori che ha sostenuto personalmente per poter sistemare il locale e portare i macchinari necessari alla realizzazione delle pipe. In effetti, ad oggi, come potete vedere nel famoso ingresso principale insiste la tabella del Museo della Pipa.

Fra l’altro lo abbiamo visitato ed è anche molto interessante ma di questo poi vi parleremo. Abbiamo comunque scoperto che la scelta di realizzare questa iniziativa a Modica non è stata dell’amministrazione ma del famoso Amorelli e di qualche amico modicano che ne conosceva la sua fama mondiale per le pipe e lo ha spinto a scegliere la nostra città.

Ma anche questa è un’altra storia che magari vi racconteremo in seguito. Quello che oggi vorremo capire è il motivo reale per cui dopo tanti anni il Comune abbia deciso di non consentire più ai vespisti di utilizzare i locali precedentemente assegnati.

Ovviamente quelli del Vespa Club non sono molto contenti di questa decisione ma è anche vero che, se di responsabilità si parla, non è da ricercare nell’attuale inquilino che, fra l’altro, non essendo nemmeno modicano, non era nemmeno a conoscenza di questa storia.

Il Comune, essendo il proprietario può fare e disfare come vuole dei suoi locali ma sarebbe stato più carino che invece di inviare una lettera un po’ minacciosa a quelli del Vespa Club per dirgli di sgomberare avrebbe parlato con loro della necessità magari di trovare un’altra sistemazione. Ma anche questo è un altro discorso.

Ad oggi comunque la situazione attuale e questa: quelli del Vespa Club hanno una piccola stanzetta a loro disposizione e avrebbe certamente bisogno di un’altra sede più consona alle loro esigenze. 

Antonello Buscema, modica, Museo della Pipa, Nino Cerruto, sergio cannarella, Vespa Club Modica

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