Modica, per l’opposizione, Abbate ha lasciato solo debiti  fuori controllo. I cittadini pagheranno un prezzo altissimo

In conferenza stampa spiegate le difficoltà di fare opposizione a Palazzo San Domenico

I consiglieri di opposizioni di Modica fanno un loro bilancio sugli ultimi quattro anni di amministrazione Abbate contestato punto per punto tutte le positive ed ottimistiche considerazione dell’ex prima cittadino in occasione  delle sue dimissioni. E lo fanno nel corso di una partecipata Conferenza stampa.

I temi sono quelli noti, quelli che a più riprese Ivana Castello per prima ha sempre comunicato alla stampa. La situazione debitoria del comune di Modica per la Castello sfiora i 180 milioni per non parlare dei debiti fuori bilancio che rimangono ignoti nel numero e nell’ammontare dell’esposizione debitoria. E tutto questo al netto di operazioni di facciata che Ignazio Abbate ha fatto prima di lasciare la poltrona di Sindaco.

L’impressione che se ne ricava è quella di una opposizione che ha lottato per tanti anni per raddrizzare un rapporto politico onesto e leale con l’ex sindaco e la sua maggioranza, ma senza ottenere nulla, senza cavare un ragno dal buco. Qualsiasi iniziativa dell’opposizione è stata sempre stoppata, o non ha ricevuto riscontro. Sintomatico il tempo assegnato, in consiglio, agli interventi dell’opposizione: cinque minuti.

Per non dire degli accessi agli atti dei singoli consiglieri. Impossibile. I consiglieri non hanno mai avuto un documento richiesto per compiere i loro atti ispettivi, per non parlare poi delle varie richieste avanzate e mai prese in considerazioni: diretta streaming dei lavori del Consiglio, riunione di Consigli comunali aperti, anche i componenti delle commissioni consiliari sono stati scelti dal sindaco.  A sentire queste accusa in piena conferenza stampa viene la pelle d’oca. Roba da non crederci.

Eppure, sostengono i consiglieri di opposizione presenti ( assente solo Medica del Movimento 5Stelle), l’azione è andata oltre. Di questi ostacoli alla democrazia è stato informato anche il Signor Prefetto di Ragusa e anche la Procura della Repubblica di Ragusa. Ma niente, mai un richiamo, un provvedimento di censura. Certo Ignazio Abbate è stato descritto come un sindaco in una botte di ferro in grado di fare tutto in maniera disinvolta, senza preoccuparsi di dare conto a chicchessia.

Tant’è che si aspetta il nuovo commissario straordinario che dovrà prendere in mano le sorti di palazzo San Domenico per tentare di raddrizzare una barca che fa acqua e rischia un dissesto finanziario che nessuno si augura.

Molte speranze, infatti, i consiglieri di opposizione ripongono sul commissario, non tanto per quanto riguarda l’accesso agli atti, ma per avere una situazione chiara dei debiti, sempre nascosti dall’ex sindaco Abbate.

Addirittura, come Filippo Agosta che spera tanto nelle possibilità di recuperare il tempo perduto sui bandi del Pnrr, essendo una opportunità che va colta al volo e non può essere persa.  

Enrico Morana, Filippo Agosta, Giovanni Spadaro, ivana castello, Marcello Medica, Mommo Carpentieri, Tato Cavallino

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