Ragusa: sei comuni al voto, cinque hanno eletto il loro sindaco, solo Scicli va al ballottaggio. (Tutti i nomi e le percentuali di voto)
Su sei comuni chiamati a votare, in provincia di Ragusa, per eleggere il nuovo sindaco, solo quello di Scicli andrà al ballottaggio, per il resto, già questa mattina, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Giarratana, Monterosso e Chiaramonte Gulfi hanno un sindaco.
Fra questi, tre riconferme per i sindaci uscenti.
Succede a Pozzallo dove Roberto Ammatuna schiaccia gli avversari e con il 72% dei voti resta a governare la città per altri cinque anni. Un risultato plebiscitario se pensiamo che, su 9.751 votanti, 6.917 hanno scelto proprio lui.
Ammatuna, ricordiamo era sostenuto da cinque liste: ‘Roberto Ammatuna’ che ha raggiunto il 17,97% seguita da ‘Facciamo Gruppo’ con il 16,45% e ‘Pozzallo al centro’ con 16,19%.
Quarta, la lista ‘Città Comune’, espressione di Raffele Monte con il 14,94% e ultimo il PSI con il 7,71%.
Secondo, ma con un distacco davvero esorbitante, Enzo Galazzo che riesce a racimolare appena 1.609 voti pari al 16,95%.
Con un dato che fa riflettere ovvero quello del Pd a Pozzallo che, insieme al centro sinistra, raggiunge solo il 10,75%. A seguire gli altri due candidati Giuseppe Spadola con il 6,48% e Patrizia Burrafato con 3,72%.
Anche i comuni montani preferiscono riconfermare il sindaco uscente.
A Giarratana, quindi, viene rieletto Bartolo Giaquinta con 61,81% portando a casa 1128 voti sostenuto dalla lista ‘Insieme per Giarratana’ che raggiunge il 62% con 1106 voti qualcuno in meno rispetto a quelli che sono andati al sindaco.
L’unico avversario, Salvatore Iacono, resta indietro a guardare con appena il 37,12% ovvero 697 voti.
A Monterosso Almo Salvatore Pagano viene riconfermato con il 48,12% pari a 935 voti sostenuto dalla Lista civica ‘Il paese che vorrei-Pagano sindaco’.
Qui però il sindaco uscente non ha avuto vita facile. Infatti, a tenergli testa, il giovanissimo candidato Paolo Amato che è arrivato secondo con il 36,44% pari a 708 voti sostenuto dalla lista’ Futuro Comune- Amato sindaco’.
Un risultato importante che permetterà, adesso, ad Amato di fare opposizione e poi magari fra cinque anni di riprovarci. A seguire, il terzo candidato Santi Benincasa con il 15,44% pari a 300 voti.
Chiaramonte Gulfi invece non ha seguito l’esempio degli altri comuni montani e ha dato un taglio al passato.
Il nuovo sindaco è Mario Cutello con il 54,40% pari a 2.547 voti. Sostenuto dalla lista ‘Presenti-Mario Cutello Sindaco’ ha dimostrato che la perseveranza paga sempre. E così è stato visto che Mario Cutello è certamente l’esempio di come una buona opposizione porta poi i suoi frutti.
E’ stato lui, infatti, il principale artefice della sfiducia all’ex sindaco di Chiaramonte Iano Gurrieri che, nonostante tutto, ha deciso lo stesso di essere presente a questa competizione elettorale ed è stato punito dai suoi stessi concittadini che lo hanno fatto arrivare ultimo con appena 927 voti pari al 19,80%. Un dato che dovrebbe farlo riflettere e fargli comprendere che il suo tempo, politicamente parlando, è finito.
A fare opposizione questa volta ci penserà Gaetano Iacono, sostenuto dalla lista ‘Gaetano Iacono Sindaco’, che con il 25,80% pari a 1208 voti si posiziona secondo.
Ma la vera rivelazione di queste elezioni amministrative è Peppe Di Martino il nuovo sindaco di Santa Croce Camerina con il 27,05% pari a 1306 voti.
Certo, non un voto plebiscitario, ma le rivoluzioni si fanno passo dopo passo e Peppe Di Martino ha fatto un primo passo importante riuscendo a spodestare il sindaco uscente, Giovanni Barone, che è arrivato solo terzo con il 23,10% pari a 1107 voti e, soprattutto, a battere l’avversario più temuto, Piero Mandarà anche lui nome storico della politica di Santa Croce, che ha raggiunto il 24,48% pari a 1173 voti.
Insomma, Santa Croce Camerina, potrebbe diventare modello di quella rivoluzione culturale di cui tanto si parla ma che ancora non si è riuscita ad ottenere ovvero rompere con il passato e creare un nuovo modello di amministrazione formata da un sindaco giovane, un professionista, prestato alla politica per cambiare le cose.
Ad accompagnarlo, in questa sfida, un gruppo di giovani, anche loro professionisti pronti a mettersi in gioco per il bene comune.
E non a caso la lista che lo sosteneva si chiama “Cambia Verso” che ha ottenuto il 27,38% lista che nei colori, ricordava una più famosa quella di #Diventeràbellissima e certamente il contributo del deputato regionale Giorgio Assenza non è mancato.
Anche per gli altri avversari una sola lista a sostegno che ha ottenuto percentuali pari o quasi ai suoi candidati. Gli altri candidati hanno riportato rispettivamente Giansalvo Allù 946 voti pari al 19,74% e Filippo Frasca 260 voti pari al 5,43%.
Solo il comune di Scicli dovrà attendere ancora quindici giorni per sapere chi sarà il suo futuro sindaco anche se per un attimo il candidato Mario Marino sembrava avercela fatta al primo turno.
Invece si è fermato al 38,37% con 4.619 voti nonostante abbia a suo sostegno due nomi importanti quello di Vittorio Sgarbi la cui lista Rinascimento però ha raggiunto a stento l’1,65% e il deputato regionale Orazio Ragusa che, guarda con attenzione a questa sfida perché, il suo risultato potrebbe condizionare nel bene o nel male anche la sua futura rielezione all’assemblea regionale.
Ma la vera sfida ieri sera, anzi stanotte, se la sono giocata i candidati Giorgio Vindigni e Caterina Riccotti.
Una sfida a l’ultimo voto per chi dei due doveva andare al ballottaggio.
Alla fine, l’ha spuntata la Riccotti che con il 22,71% pari a 2734 voti, contro il 22,62% pari a 2723 voti di Giorgio Vindigni, quindi con uno scarto di appena 11 voti, si è aggiudicata, almeno per il momento, il secondo posto che le permetterà di andare al ballottaggio.
Diciamo, almeno per il momento perché quasi certamente Giorgio Vindigni chiederà il riconteggio delle schede e non potrebbe che essere così.
Adesso, a Scicli si apre il gioco delle alleanze e, al di la del riconteggio, una possibile alleanza potrebbe essere proprio tra i due ex colleghi di giunta Riccotti e Vindigni.
Gli altri candidati, seppur con percentuali minori, potrebbero comunque determinare la vittoria dell’uno piuttosto che dell’altro candidato.
Maria Rita Trovato, ex presidente del consiglio comunale, ha raggiunto il 6,60% con 795 voti, a seguire l’ex sindaco Giovanni Venticinque che ottiene solo il 6,01% pari a 723 voti, nonostante il sostegno di due partiti, quali Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima e infine Carmelo Vanasia con il 3,70% pari a 445 voti.
Un dato da considerare e non solo a Scicli è proprio quello dell’assenza dei partiti almeno ufficialmente, per dare spazio alle liste civiche anche sappiamo bene che pur non essendo quasi mai presenti i simboli dietro ogni candidato c’era un partito importante o comunque un deputato regionale di riferimento. Inoltre sono stati fatti anche degli esperimenti di possibili alleanze.
A Chiaramonte Gulfi, ad esempio l’esperimento Pd- Fratelli d’Italia è stato vincente, e Nello Di Pasquale ha incassato una nuova vittoria anche se ha perso a Santa Croce Camerina dove sosteneva Giansalvo Allù ma qui la presenza del deputato Giorgio Assenza ha fatto la differenza.
Mentre, come abbiamo visto, a Scicli Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima hanno fatto flop mentre per giudicare il risultato dell’alleanza Pd-Movimento Cinque Stelle e Udc bisognerà attendere l’esito del ballottaggio.
Certamente a Scicli la presenza del deputato della Lega Orazio Ragusa è determinante.
Insomma, queste elezioni ,sono state anche un test per i partiti e i deputati in vista delle elezioni regionali di novembre.
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