Storia modicana, la falsa ascesa, in alcune prove di nobiltà, dei Caser alias Grimaldi, nel 500 e 600 a Modica
Come ormai è stato accertato documentalmente in Spagna, poiché a Modica non è stato possibile e non lo sarà mai, come lo è avvenuto per l’omicidio del figlio di donna Eleonora Mirabella, ucciso da Giuseppe Caser alias Grimaldi, nei primi anni del 1580, perchè mancano i documenti della Secrezia di Giustizia della Contea, guarda caso dal 1560 circa al 1634, ma esistono a Madrid, la famiglia Grimaldi di Modica, ossia Caser, arriva dalla Spagna e non da Genova, attraverso l’impostura di Agostino Caser alias Grimaldi.
Tutta la famiglia si sforzò di nascondere queste origini ordinarie, tentando e riuscendo di elevarsi prima patrimonialmente, e Agostino Caser ci riuscì benissimo dopo aver per 30 anni ben “amministrato” le casse della Contea di Modica dal 1564 al 1596 e poi socialmente acquisendo per i propri rampolli, titoli cavallereschi “nobilitanti”, anche se gli stessi prevedevano a priori la nobiltà.
Chi iniziò questo tipo di operazione fu proprio il “patron” dei Caser, il primo farlocco Grimaldi di Medina del Campo, proprio Agostino, che volle per suo figlio Giuseppe il titolo di Cavaliere di Nostra Signora di Montesa, titolo che in quel periodo travagliato per l’Ordine era il più abbordabile perchè non si trovava in buone acque.
Teoricamente Giuseppe Caser, alias Grimaldi, non sarebbe potuto essere ammesso nell’Ordine di Nostra Signora di Montesa perchè pochi anni prima era stato condannato per l’omicidio a Modica del figlio di donna Eleonora Mirabella, in quanto l’ammissione all’Ordine prevedeva un’incensuratezza e a maggior ragione un’estraneità a delitti di tale gravita, ma Giuseppe chissà come mai non ebbe questo tipo di domanda a cui rispondere o quanto menò glissò la stessa nella presentazione del suo CV all’Ordine.
Diversamente, forse per pareggiare questa omissione, non omise di indicare le esatte generalità dei propri nonni paterni, ossia Francesco Caser e Francesca de la Pe(g)na di Medina del Campo in Spagna.
E’ importante questo passaggio perchè anche Agostino, il più noto ed “eroico” cavaliere “di Malta” (effettivamente è il padre Giovanni, figlio di Giuseppe, in quanto lui aveva appena 5 anni alla presentazione del memoriale) farà cenno degli avi Francesco e Francesc genitori del bisnonno Agostino, indicandoli però di Genova!
Giuseppe (e Agostino il patron) fa di più per riuscire ad essere ammesso nell’Ordine; ossia dichiara di essere nato a Ragusa piuttosto che a Modica, asserendo che i genitori alla sua nascita, casualmente, si trovavano a Ragusa!
In questo modo i Commissari dell’Ordine non vengono a Modica a domandare della “nobiltà” della famiglia Caser alias Grimaldi, altrimenti avrebbero scoperto che qualche anno prima Giuseppe si era reso autore di un omicidio eccellente.
In ogni caso Giuseppe alla fine viene ammesso nell’Ordine e quindi tutti (in famiglia Caser) prendono un sospiro di sollievo, aumentando così la possibilità di effettivo lignaggio attraverso la successiva acquisizione del feudo di San Giovanni o Randello e poi con Giovanni, attraverso il suo matrimonio con la Girolama Rosso Landolina, quello di Xiurimi.
Ma ciò, come sapeva bene Giovanni, non era sufficiente per consolidare il proprio farlocco “lignaggio”, per cui avrebbe avuto bisogno di un sigillo ulteriore, ossia quello dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto poi di Malta, la cui ammissione di un membro della famiglia avrebbe cancellato di colpo tutto il pesante fardello di scarsa nobiltà generosa e continua, in quanto per essere ammessi nell’Ordine occorrevano nel 1645, anno di presentazione della richiesta di ingresso nell’Ordine del proprio figlio Agostino, casualmente omonimo del bisnonno artefice di tutta la farloccata onomastica e nobiliare, che invece era prevista proprio per l’ingresso in un Ordine Cavalleresco nobile e nobilitante.
Lo stratagemma che usa Giovanni, e sono solo di alcuni giorni fa le scoperte presso l’Archivio Storico di Stato di Palermo, fu quello di presentare il proprio quarto Grimaldi, il quarto determinate e principale, come autentico, ancorandolo a quel Francesco di Robella etc. di Genova, che si differiva in termini generazionali e di età, con il “farlocco” Agostino, che sarebbe dovuto essere il figlio, più di 100 anni; il Francesco di Robella muore nel 1474, Agostino nasce nel 1520!
Sicuramente chi istruì il processo, o si fidò ciecamente di quanto presentato, o non aveva alcuna cognizione di genealogia, oppure…., come avvenne per il nonno Giuseppe, poteva essere by passato il sistema in qualche modo, non certo in modo lecito e ortodosso.
In ogni caso sia Giuseppe che il nipote Agostino non sarebbero stati, in tempi più stringenti ed esclusivi, ammessi ordinariamente nei rispettivi Ordini cavallereschi, così come non lo fu il discendente “principe” (perchè non lo era, lo furono sul cognome soltanto il prozio Carlo, morto durante il terremoto del 1693 e il nonno Enrico) Michele Caser, alias Grimaldi nell’Ordine di Malta, a cui aspirava fortemente, seppur lo stesso si fa effigiare in un ritratto, non con l’Ordine Costantiniano di San Giorgio, di cui era effettivamente Priore, ma con la decorazione dell’Ordine di Malta, di cui appunto non era cavaliere!
Fino a Michele i Caser, alias Grimaldi, hanno tentato inutilmente di ottenere attraverso un riconoscimento del ramo monegasco dei Grimaldi “l’abilitazione” ad essere dei veri Grimaldi, ma dagli stessi, ad eccezione del principe Alberto di Monaco (peraltro anche lui non direttamente in via maschile un Grimaldi) che
sembra sia caduto nel “tranello”, hanno mai asseverato la discendenza di Agostino Caser a quella della vera e famosa prosapia Grimaldi di Genova e Monaco.
Ma se è plausibile un’azione mistificatoria da parte dei diretti interessati, non è altrettanto giustificabile un’azione di perseveranza nella conferma di queste mistificazioni sugli stessi presupposti, soprattutto da personaggi la cui credibilità è fondata sui propri ruoli di storici e divulgatori.
Ora, poiché gli studi in generale sulla società modicana dal 500 ad oggi sono in continuo progresso, nulla vieta che ulteriori segmenti storici possano mettere in luce aspetti ancora maggiormente illuminanti su queste questioni di ordine filologico e genealogico, motivo per cui ogni ulteriore scoperta sarà omunicata nei tempi e modi dovuti, come è avvenuto per la scoperta dello “scorretto” processo
di nobiltà del cavaliere “martire” Agostino Caser, alias Grimaldi, per arricchire l’autentico e oggettivo patrimonio storico della Contea e della Città di Modica.
Carmelo Cataldi
Agostino Caser, Archivio storico, contea di modica, Eleonora Mirabella, Giuseppe Caser, Grimaldi di Modica, Ordine di Malta, palermo