Modica come Monza ma qui il circuito e’ in pieno centro storico! Chi deve intervenire?
C’è un problema a Modica che rischia di essere sottovalutato. Eppure qualche mese fa, il famoso scrittore Fabio Volo, visitando la nostra città lo aveva messo in evidenza: il rumore dei motorini che sfrecciano in Corso Umberto.
Non era stata certo una bella pubblicità quella che Volo aveva fatto a Modica in diretta radio in una trasmissione con un grande seguito di pubblico.
Ma, in fondo, lo scrittore aveva solo raccontato la verità, quello che la gente che vive nel centro storico non fa altro che denunciare da tempo. Il rumore è diventato insopportabile. E nessuno interviene.
Nessun controllo, nessuna multa, gli abitanti sono stati abbandonati ed il centro storico è nelle mani di quattro ragazzini incivili e selvaggi.
Eppure basterebbero alcuni posti di blocco come deterrente, nel fine settimana.
Tantissime le lamentele anche suoi social, nella pagina Sei di Modica se.. dove si susseguono i racconti di notti in bianco soprattutto adesso che è arrivata l’estate e magari si vorrebbero tenere le finestre aperte: impossibile!
Ma c’è di più, adesso ad aggiungersi ai motorini, ci sono pure le mini car che scorrazzano indisturbate, trasformando Corso Umberto e le vie limitrofe in un vero e proprio circuito di formula uno.
Proprio sabato scorso un cittadino aveva postato alcune foto di una scena che, purtroppo, si ripete costantemente, soprattutto nel fine settimana, ma adesso che la scuola è finita, anche nelle altre serate.
Nelle foto si vede chiaramente come oltre al rumore si pone anche un problema di sicurezza.
Spesso, infatti, accadono anche degli incidenti e potete solo immaginare cosa vuol dire quando una mini car va a sbattere in piena notte. Questa volta è finita bene ma la prossima? Deve per forza succedere qualcosa di grave per intervenire?
Intanto comunque è stata danneggiata una macchina in sosta e non è poco. Ma poteva ovviamente finire peggio.
Ricordiamo che insistono delle attività commerciali con dei tavoli posti sui marciapiedi, non è difficile capire cosa potrebbe accadere.
È davvero triste leggere “la notte vivere nel centro storico è diventato un incubo” perché vivere in centro dovrebbe essere un privilegio e non una condanna. La riqualificazione di un centro storico passa anche dal garantire la sua sicurezza e vivibilità.
Fatto sta che non è più tempo di soprassedere, che qualcuno deve intervenire, che si tratta di disturbo della quiete pubblica ma anche di sicurezza pubblica, tralasciando il problema reale dell’educazione che ciascuno di noi dovrebbe trasmettere ai propri figli, a cui tutto è concesso senza regole e senza rispetto degli altri. Ma questa è un’altra storia…
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