Pozzallo, appello dei giostrai: “Fateci lavorare, abbiamo l’autorizzazione del Demanio” Ma il Comune li vuole mandare via…
Ieri riunione tra Demanio e Comune per assumere una decisione definitiva. La ditta ha tutte le carte in regola e non comprende il diniego
“La ragione e il torto, sosteneva Alessandro Manzoni, non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell’una o dell’altro…”
Ed è proprio questo il caso di Pozzallo, dove ha suscitato parecchie polemiche, il caso dell’installazione di alcune giostre sul lungomare Pietrenere.
Qualche giorno fa, ce ne siamo occupati scrivendo un articolo dove abbiamo riportato le ragioni di una parte, ovvero quelle del Comune di Pozzallo ed in particolare del sindaco Ammatuna che si diceva assolutamente contrario a questa installazione e che sosteneva di aver diffidato anzi denunciato i titolari a lasciare la postazione occupata perché non era stata rilasciata da parte dell’ente di Palazzo La Pira alcuna autorizzazione (vedi link precedente articolo)
Adesso torniamo a parlare della questione, ancora tutta aperta, dando la parola all’altra parte, ovvero ai titolari della Ditta Tallarico Anna, proprietari delle giostre contese.
Innanzitutto, è giusto precisare che si tratta di imprenditori che lavorano da anni in questo settore e che hanno tutte le carte in regola per farlo e questo è importante da sottolineare perché quando si parla di giostrai si ha un forte pregiudizio nei confronti di queste persone che invece fanno un lavoro come un altro e si guadagnano il pane onestamente e nel rispetto di tutte le regole.
Il sig. Tony Augusto che abbiamo incontrato ieri era molto amareggiato da questa situazione: “Qualche mese fa ci spiega, siamo andati a parlare con il sindaco Ammatuna, il quale ci ha detto senza mezzi termini che se avessimo ottenuto l’autorizzazione da parte del Demanio Marittimo avremmo potuto posizionare le nostre giostre sul lungomare Pietrenere, posizione che fra l’altro c’è stata indicata dallo stesso primo cittadino. Ed è quello che abbiamo fatto, abbiamo le carte che parlano e che dimostrano che abbiamo ottenuto l’autorizzazione e abbiamo anche pagato circa 5.000 euro per essere in regola. Adesso però ci viene impedito di lavorare, e per noi è un vero disastro perché veniamo da due anni difficili, in cui la pandemia ha fortemente penalizzato il nostro settore. Se adesso non ci permettono di rimanere, butteremo via un’altra stagione, chi ci ripagherà delle spese sostenute e soprattutto dal mancato guadagno?”
Senza dire che un eventuale diniego non consentirebbe più di ottenere altra autorizzazione in altro luogo. Un danno enorme per l’impresa e per i lavoratori.
Intanto, pare che ieri si sia tenuto un incontro tra il demanio marittimo e il comune, a cui non ha preso parte il sindaco ma il vice. Quello che è stato stabilito non è trapelato ma, certamente, il Comune non sembra voler mollare sulla decisione presa come ha già ampiamente spiegato alla Ditta interessata con un ‘preavviso di diniego’ ( né una denuncia né una diffida) in cui spiega i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza di autorizzazione che qui riportiamo e a cui la ditta ha risposto…
Diciamo che, in sintesi, il Comune contesta alla Ditta che per installare le giostre abbia attraversato il tratto di lungomare che è area pedonale senza autorizzazione e che nel farlo i Tir hanno arrecato danni.
Non solo, mentre le altre giostre già presenti da anni, non impattano con l’ambiente perché sono piccole dimensioni, queste, a detta del Comune, sarebbero impattanti nel contesto in cui verrebbero posizionate causando anche problemi di sicurezza.
La Ditta si è assunta tutta la responsabilità di eventuali danni e ha dato la disponibilità ad intervenire per sistemare tutto: “Noi non vogliamo creare disagi a nessuno, vogliamo solo lavorare e guadagnarci da vivere onestamente e chiediamo al sindaco di venirci incontro e non ostacolarci”
In tutto questo ci chiediamo come mai il Demanio Marittimo ha dato l’autorizzazione senza attendere che il Comune di Pozzallo si pronunciasse. Ma al di la di tutto, se queste installazioni sono davvero impattanti per l’ambiente perché il Demanio invece di tutelare le nostre spiagge concede queste autorizzazioni? Per fare cassa? Perché non ha spiegato ai titolari della ditta prima di farli pagare che, la loro autorizzazione, senza quella del Comune, sarebbe stata carta straccia? E poi è davvero così?
Insomma, come dicevamo all’inizio, certamente la colpa non sta solo da una parte, in tutta questa storia sono stati commessi degli errori, diciamo di superficialità da parte di tutti, e adesso chi ne pagherà le conseguenze?
Nelle foto, di seguito, la tipologia delle giostre che dovrebbe essere installata…
Comune di Pozzallo, demanio marittimo, ditta tallarico, giostrai, Lungomare Pietrenere, pozzallo, Roberto Ammatuna
Antonio Monaca
Regole esistenti e permessi di violare. È un po’ come le docce posizionate, per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nella parte ovest della spiaggia di Raganzino dove, per un’ordinanza del sindaco è vietata la balneazione.