Intervista a Don Andrea Pitrolo, il segretario pop del Vescovo di Noto. Con ‘Alter Faber’ omaggia De Andrè e parla degli “ultimi” (Foto e video)

La curiosità di conoscere il nuovo segretario pop del Vescovo di Noto era davvero tanta e dobbiamo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo incontro, seppure telefonico, con Don Andrea Pitrolo, di origini sciclitane, è entrato in seminario a soli 20 anni e adesso a 32 anni, ha già alle spalle incarichi importanti come quello di Direttore dell’Ufficio Pastorale Giovani, che ha guidato per ben quattro anni, e adesso quello di segretario pop del Vescovo Staglianò.

 A lui abbiamo chiesto di spiegarci bene il senso di questo nuovo incarico e dopo averci risposto scherzosamente che “neanche lui lo aveva ben capito” ci ha raccontato la sua storia.

Una storia in cui la musica ha avuto e continua ad avere, un ruolo importantissimo, tanto da portarlo a definirsi più un “musicista prete” che un “prete musicista”.

Una battuta anche questa, ma forse più una verità celata da battuta, per non dare l’idea sbagliata.

Perché si sa è facile cadere nella tentazione di giudicare, forse lo avevamo fatto anche noi ma poi abbiamo parlato con Don Andrea e alcune cose sono diventata più chiare. Perché Don Andrea non è solo, come è stato scritto in questi giorni, un profondo conoscitore della musica di De Andrè ma in realtà è come se fra i due ci fosse un rapporto profondo, un incontro personale che ha preso forma nel progetto ‘Alter Faber’ come spiega nel suo libro: “Alter Faber è un incontro tra me e De Andrè, ma questo è un discorso molto personale.

Dice Don Andrea. Un incontro tra me e i musicisti che suonano con me”.

A far parte del progetto oltre a Don Andrea, voce, chitarra e armonica, infatti ci sono anche Salvatore Lucchesi, Sebastiano Russo, Chiara Sammito, Lucia Napolitano, Antonello Lucchesi e Alessandro Greco.

Le prove prima del concerto sono sempre occasione per confrontarci e parlare di argomenti importanti anche a livelli biblici, teologici, filosofici e umanistici, magari con la sola scusa di “entrare” dentro il pezzo“.

Si perché Alter Faber è anche un gruppo musicale che nasce quasi per caso tra i testi e le note di Fabrizio De Andrè, strimpellate in uno dei tanti pub al termine di una serata qualsiasi e che  vanta in poco tempo numerose esibizioni dal vivo in teatri e piazze. Ma ciò che contraddistingue questa musica è la ricerca di sonorità etnica ed etica.

Quindi non una copia o un rifacimento della musica di De Andrè ma un discorso più ampio che partisse dalla semplicità di una partitura ad approfonditi trattati etici, filosofici, teologici e umanisti.

Perché nei suoi testi de Andrè, spiega Don Andrea, da spazio ai poveri, agli ultimi, alle prostitute, ai suicidi, ai malati di mente, ai giustiziati, alle minoranze etniche, ai “diversi”.  

Ed è qui che capiamo la scelta del Vescovo Staglianò e la definizione di segretario pop, perché pop sta per popolare e la pop theology di cui parla il Vescovo è la teologia del popolo ovvero cercare di rendere semplici e accessibili a tutti dei contenuti che sono teologicamente complessi e per farlo utilizza la musica pop. Sulla stessa linea Don Andrea che ci spiega che “il mio obiettivo non è quello di convincere i giovani ad andare in Chiesa o a convertirsi, non si parte da un punto per arrivare ad un altro punto. Sarebbe sbagliato se mettessi sul palco il mio essere prete, non serve cercare nelle canzoni un significato altro ma l’obiettivo è quello di veicolare il messaggio stesso che è già contenuto in alcune canzoni e che ci permette di affrontare discorsi anche teologici, di porci domande esistenziali, di affrontare temi che magari certe persone non affronterebbero se per farlo dovessero andare in luogo sacro o parlare con un prete. Ma questo non vuol dire nascondersi o fingersi altro. Soltanto trovare un nuovo modo di comunicare ma anche di intendere Dio. Per esempio, De Andrè aveva una visione del cristianesimo umano che considerava Dio a fianco dell’uomo come compagno di strada e non come entità finale del giudizio eterno. Non esiste un solo modo di rapportarsi a Dio. Ognuno ha un rapporto personale con Lui che non è paragonabile a quello di nessun altro.”

Che dire, forse questa volta il Vescovo Staglianò con questa provocazione del segretario pop ci ha visto giusto e dobbiamo dire che Don Andrea ci ha conquistato con la sua simpatia ma anche con la sua profondità e ovviamente anche con la sua voce che vi facciamo ascoltare…

https://youtu.be/uZoNvaeyJNM

Alter Faber, Direttore Ufficio Pastorale Giovani, Don Andrea Pitrolo, Fabrizio De Andrè, noto, pachino, Pop theology, scicli, Segretario pop, Vescovo Staglianò

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings