Convention elettorale, senza Totò Cuffaro ed altri leaders. Ignazio Abbate (Dc-Udc)tenta l’ultimo assalto al voto
La convention più attesa di domenica era quella del candidato Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica. E le sorprese non sono mancate, anche per le posizioni assunte dallo stesso candidato nel corso del suo intervento.
“Non sapete quanto è stato difficile per me fare questa alleanza (con Cuffaro e la Dc ndr) per la lista. Mi sono sentito sporco”.
Queste le testuali parole, e per gli increduli siamo in possesso dell’audio originale, con le quali l’ex Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha tentato di giustificare ai suoi sodali, durante la convention di Domenica, la scelta di allearsi con la Dc e, soprattutto, con il suo leader, Totò Cuffaro, macchiato in maniera indelebile da una condanna per favoreggiamento alla mafia, peraltro già scontata dopo un lungo periodo di detenzione.
Non solo Abbate ha ripudiato l’alleanza con Cuffaro, che pure è stato l’unico a dare all’ex sindaco una chance per candidarsi, ma ha anche apostrofato la scelta del suo nuovo partito, l’UDC, di allearsi con al Dc come una “sensazione di sporco”.
A memoria d’uomo facciamo fatica a ricordare un candidato che parli così della sua stessa lista, quella lista nella quale liberamente ha scelto di candidarsi; ma d’altra parte le avvisaglie erano chiare: il grande escluso dal manifesto che annunciava la convention era stato proprio Cuffaro, che, da leader assoluto della lista, si era visto ridotto a scomodo ingombro.
Peccato però che ancora una volta i big annunciati nel manifesto di Abbate abbiano clamorosamente disertato: non c’era il candidato presidente Schifani (che pure oggi sarà tutto il giorno a Modica assieme al segretario della Lega Minardo), e non c’era neppure il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha fatto una comica telefonata durante la quale la linea è caduta prima che si potesse percepire anche una sola parola d’incoraggiamento; non certo una situazione nuova per Abbate che aveva già toccato con mano il bluff del partito di Terrana al momento della sua adesione all’UDC quando, anche in quel caso sia Lagalla che l’Assessore Regionale, Baglieri, disertarono l’appuntamento.
Una cosa è certa: mai come in questo momento il re è nudo; le truppe sono allo sbando, il miraggio del 5% è sempre più lontano, le chance di poter avere un incarico di consolazione praticamente azzerate, anche perchè, è notizia di queste ore, quella di un Cuffaro inferocito per lo sgarbo ricevuto, e di una componente UDC già accontentata con la presenza in listino della moglie del segretario regionale Decio Terrana (altro limpido esempio di meritocrazia).
Sarà una settimana dura, anzi durissima per Abbate che arriva al rush finale fortemente depotenziato da quella che domenica doveva essere la sua celebrazione e che potrebbe trasformarsi nella sua Caporetto.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook del candidato
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