Intervista/2 -Tato Cavallino (FdI) sogna una città a misura di disabile e tanta dignità alle periferie abbandonate (Video)

Rendere la città a misura di disabile soprattutto nei quartieri periferici molto spesso abbandonati. Questa una delle priorità inserita nel programma del candidato alle regionali nella lista Fratelli d’Italia Tato Cavallino.

Io credo che nella nostra città sul sociale sia stato fatto poco e male. Ci sono barriere architettoniche da per tutto. In particolare, i quartieri più periferici sono stati abbandonati a loro stessi. Penso ad esempio al quartiere Treppiedi Nord, le persone con disabilità non possono camminare perché i marciapiedi sono impraticabili e non solo per loro anche per una mamma con una carrozzina. Il mio obiettivo è andare a Palermo e cercare di cambiare le norme sulla disabilità. Non è più pensabile che si parli di disabilità senza adeguare le norme alla situazione attuale. Basti pensare ai centri diurni che oggi sono completamente distanti dalle esigenze delle persone con disabilità. È importante che l’assessorato alla sanità e quello ai servizi sociali camminino di pari passo, perché l’uno deve conoscere le esigenze dell’altro. Oggi si abusa della parola disabilità, senza rendersi conto di ciò che hanno davvero bisogno le persone con disabilità. Non può essere una bandiera lilla a rendere un comune a dimensione di disabile. Bisogna obbligare i comuni a presentare i Peba i piani di eliminazione delle barriere architettoniche e se non riescono a farlo con risorse proprie, che lo faccia la Regione mettendo a disposizione le somme necessarie. Un tema di cui si parla tanto è quello del Dopo di Noi ma oggi restano solo parole e non si è fatto niente per i tanti genitori che hanno i figli con disabilità”.

Un altro tema legato alla disabilità è anche quello dell’edilizia residenziale pubblica…

“E’ necessario creare delle strutture adeguate a quelle che sono le necessità dei disabili evitando di realizzare questi palazzacci ma creando delle strutture accoglienti in cui non ci deve essere il problema di raggiungere la propria abitazione perché l’ascensore si guasta o si toglie la luce.”

A proposito di edilizia residenziale lei ha puntato l’attenzione proprio sul quartiere Treppiedi Nord che presenta condizioni di totale abbandono.

“Da anni non vengono investite somme in questa zona. Il famoso contratto di quartiere fu una delle intuizioni dell’allora on Giuseppe Drago con l’allora giunta guidata dal sindaco Piero Torchi di cui ero assessore. Quel contratto ha dato il via ad una importante riqualificazione del quartiere che purtroppo poi non è stata portata avanti. La conseguenza è che oggi è tutto bloccato e non si può usufruire del bonus per ristrutturare i palazzi in quanto risultano ancora aperti i cantieri del contratto di quartiere. Un abbandono totale. Un esempio su tutti, in questo quartiere nel bando di gara inerente la raccolta dei rifiuti non è previsto lo spazzamento. Questo dimostra la negligenza e la disattenzione che si è avuta nei confronti di questo quartiere. Io credo che chi fa politica prima deve pensare al quotidiano e poi può iniziare a pensare in grande, a sognare.”

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