Pozzallo: studenti pendolari viaggiano sui Bus all’impiedi. L’Ast concede qualcosa, ma i problemi restano!

Ricomincia la scuola e ricominciano i problemi legati al trasporto degli studenti pendolari. A Pozzallo l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Stella Morana, dopo aver accolto le lamentele di alcuni genitori ha avuto un colloquio con alcuni rappresentanti dell’AST per cercare di dare loro delle risposte.

L’AST, ha dichiarato, di aver aggiunto un nuovo mezzo più grande (18 metri anziché 12 metri di lunghezza) per sopperire, a loro avviso, ai frequenti ritardi e al fine di consentire il trasporto di un maggior numero di studenti.

Ma a quanto pare questo automezzo, comporta dei cambiamenti che hanno di fatto creato disagi tra gli studenti innanzitutto perché  è stata rimossa una fermata che riguardava la tratta Ispica Pozzallo delle 14 perché il mezzo, pare non riesca a passare da certe vie proprio a causa della grandezza e poi benché la capienza sia aumentata a 130 posti, sono diminuiti quelli a sedere (solo 40 circa). Questo fa sì che molti ragazzi si ritrovano spesso a viaggiare in piedi nonostante siano comunque costretti a pagare il biglietto allo stesso prezzo di chi viaggia comodamente seduto.

Ma, dall’azienda siciliana trasporti, fanno sapere che i tariffari della Regione Sicilia, in materia di trasporto, dipendono dal chilometraggio e non dal mezzo utilizzato per il trasporto. E in questo caso il chilometraggio non ha subito variazioni. L’Assessore Morana ha giustamente mostrato il proprio dissenso e ha invitato a rispettare con diligenza gli orari di partenza per evitare che i ragazzi arrivino in ritardo. L’azienda inoltre è stata sollecitata a curare la comunicazione con gli studenti e con le famiglie in maniera più precisa e puntuale. Dal Comune di Pozzallo fanno sapere che l’amministrazione continuerà a vigilare in tutela dei ragazzi.

Sulla questione poi relativa al bonus del Ministero per il trasporto extraurbano, l’AST ha chiarito che l’azienda si è organizzata permettendo l’acquisto dell’abbonamento utilizzando il bonus direttamente negli uffici di via Sorda Sampieri a Modica a partire dal mese di ottobre, e in giorni e orari prestabiliti. L’Assessore prevedendo difficoltà tecniche per i genitori che devono recarsi a Modica per l’acquisto del biglietto ha invitato l’azienda trasporti a concretizzare altre soluzioni che possano andare bene a quei genitori che lavorano o che non possono spostarsi autonomamente da Pozzallo.

Fin qui, abbiamo riportato quanto reso noto dal Comune di Pozzallo in seguito a questo incontro con i vertici dell’AST.

Ma qualche considerazione, a margine, crediamo sia necessario farla.

Innanzitutto, riteniamo che la questione dei posti in meno che costringe a far viaggiare gli studenti in piedi più che economica sia da valutare su un piano di sicurezza. Un aspetto che ci pare non sia stato messo in evidenza dall’Assessore.

Effettuare un lungo tragitto in piedi in caso di una brusca frenata o di un incidente potrebbe avere delle gravissime conseguenze per gli studenti che non sono seduti. Com’è possibile accettare questa situazione? A che serve un pulmino più grande se crea solo disagi?

Da quello che abbiamo potuto capire, in realtà, l’unica richiesta seria che il Comune dovrebbe fare sarebbe quella di optare per più corse, con dei pulmini più piccoli, che possano garantire le fermate, anche in quelle contrade dove è difficile accedere con un mezzo così grande.

I cambiamenti, quando ci sono, devono servire a migliorare i servizi e non a peggiorarli. Un servizio efficiente deve garantire posti a sedere per tutti, deve rispettare le fermate e gli orari, senza se e senza ma. Quindi, il Comune di Pozzallo ed in particolare l’Assessore al ramo, dovrebbe pretendere dall’Azienda questi basilari requisiti.

E’ normale poi leggere i commenti dei genitori che non sono soddisfatti del servizio ma soprattutto che sottolineano il perdurare delle problematiche relative al trasporto degli alunni. Ogni anno si ripresentano le stesse criticità come se non si sapesse che comincia la scuola e come se si ignorasse che ci sono tantissimi studenti pendolari. Non è possibile amministrare sempre nell’emergenza, questa non è emergenza questa si chiama programmazione e sia l’amministrazione regionale che quella comunale dovrebbero saperlo.

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