Bollette alle stelle, Confcommercio Sicilia preoccupata per il rischio usura
“Nessun credito erogato da parte delle banche. E, a causa del caro bollette, lo spettro dell’usura può diventare sempre più concreto. Chi non vuole chiudere, neppure temporaneamente, che fa? Si rivolge agli strozzini. E l’aumento dei casi è destinato a crescere se non ci sarà un aiuto reale. Una situazione che sta diventando sempre più incresciosa con il trascorrere dei giorni e che rischia di mandare a gambe all’aria il tavolo della ripartenza che, ormai, piuttosto, è diventato la gabbia dell’insofferenza per le piccole e medie imprese”.
E’ il quadro che il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha dipinto agli alti funzionari di Bankitalia, Antonio Lo Nardo e Stefania Passiglia, durante l’annuale confronto tenutosi nella sede della federazione di categoria a Palermo. Manenti ha consegnato una relazione sull’andamento economico delle imprese del settore chiarendo che le “criticità determinate dal caro energia e dalle difficoltà delle imprese nell’accesso al credito per sopperire ai pagamenti delle bollette, anche rateizzate, sta causando uno sconquasso sociale senza precedenti, molto peggio della pandemia” .
“Anche perché, adesso – ha continuato Manenti – per quanto riguarda alcuni operatori di determinati settori ci confrontiamo con un periodo che non è più di alta stagione e quindi diventa complesso individuare la liquidità necessaria. Quindi, cresce la criminalità, e lo abbiamo detto facendo riferimento all’usura, ma anche il fenomeno dei furti è da prendere in considerazione venendo meno la videosorveglianza. Abbiamo poi evidenziato che dal 2019 il costo della luce è maggiorato di sei volte. E che, ovviamente, l’ostacolo rischia di diventare insormontabile per alcune imprese costrette a chiudere i battenti senza neppure poterci pensare una volta”.
Antonio Lo Nardo, Bankitalia Sicilia, Gianluca Manenti, Stefania Passiglia