Il porto di Pozzallo diventa d’importanza nazionale. La rappresentanza nella governance, però è negata

La macata presenza di un esponente del Comune nella autorità di sistema Portuale della Sicilia Orientale, lascia tutto in mano al sistema Catania

Perché una buona notizia non può essere solo tale? E’ il caso, ad esempio, del Porto di Pozzallo che, in Sicilia, è quello che è cresciuto di più negli ultimi anni, sia per la movimentazione delle merci che per il trasporto di passeggeri, e per questo motivo, è divenuto una struttura d’importanza non più regionale ma nazionale.

Questo concretamente vorrebbe significare che lo Stato, con un emendamento alla legge 108 del 05 agosto 2022, lo ha inserito nella circoscrizione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale comprendente i porti di Augusta e Catania.

Fin qui, la bella notizia, perché, come ci ha spiegato il sindaco Roberto Ammatuna “è indubbio che entrare a far parte dell’Autorità portuale significa intercettare risorse importanti e avere nuove opportunità di sviluppo non solo per Pozzallo ma per l’intero territorio

Dove sta allora l’inghippo? Nel comitato di gestione dell’autorità portuale la legge non prevede una rappresentanza del Comune di Pozzallo, problema che riguarda tutti i comuni che non sono città capoluogo. 

Da un lato, spiega Ammatuna, il legislatore si preoccupa di ampliare l’estensione territoriale aggiungendo un porto come Pozzallo che rappresenta un volano per l’economia del sud est della Sicilia, dall’altro una realtà come la nostra che non avrà nessuna rappresentanza in seno all’autorità di gestione in quanto Pozzallo non è un porto capoluogo di provincia. Tutto questo non mi sembra corretto e funzionale allo sviluppo della struttura oltre che lesivo degli interessi dell’intera provincia di Ragusa.”

Non solo, aggiungiamo noi, nei fatti questo farebbe si che Catania avrebbe ancora una volta il ruolo principale all’interno della gestione dell’autorità portuale come già accaduto con l’aeroporto di Comiso e la Camera di Commercio,di Ragusa, per citare due esempi lampanti delle conseguenze della “Legge Delrio” e che invece Pozzallo, e quindi tutta la provincia di Ragusa, pur esprimendo il porto più importante, sarebbe esclusa dalla gestione soprattutto delle risorse economiche.

Insomma, oltre al danno anche la beffa, che potrebbe essere risolta solo a livello nazionale dai nostri deputati, in primis Nino Minardo. “Sarebbe fondamentale che si intervenisse a Roma, spiega il sindaco Ammatuna, affinché venisse cambiata la legge eliminando quella parola ‘capoluogo’ che determina questa situazione” 

Ma, in realtà, il problema non è solo questo perché, prima ancora di preoccuparsi di questo aspetto è necessario fare chiarezza.

Ad oggi, spiega infatti Ammatuna, dall’entrata in vigore della nuova legge regna la confusione più totale sulle competenze e sul modo di gestione di alcuni atti che necessitano tempi rapidi d’interventi ma che hanno subito un forte rallentamento per questioni di competenza proprio perché gli enti preposti o interessati dal nuovo corso non hanno ricevuto nessun tipo di comunicazione da parte delle loro amministrazioni ma informati solamente attraverso la pubblicazione della legge o notiziati dalla stampa”

In parole povere la Regione, che ad oggi è ancora nei fatti la proprietaria del porto di Pozzallo, non ha avuto alcun confronto con il Governo Nazionale quindi “la preoccupazione reale, dichiara il sindaco Ammatuna, è che non conosciamo la posizione della Regione Siciliana che non ha diramato nessuna nota ufficiale e/o non ha provveduto a consegnare il porto al nuovo gestore” quindi questo vuol dire che il Porto di Pozzallo non sa da chi dipende che concretamente vuol dire che se sussiste un problema come quello attuale dell’illuminazione a chi dovrà rivolgersi il sindaco per avere una soluzione?  

Insomma il sindaco chiede che si faccia chiarezza e crediamo che sia davvero necessario ma soprattutto crediamo che sia necessario che si faccia di tutto per tutelare il territorio senza commettere gli errori del passato che hanno di fatto recluso la provincia di Ragusa a fanalino di coda. 

Sullo stesso argomento è intervenuta la consiglierra Valentina Sudano, la quale ha tra l’altro dichiarato: si registra il non coinvolgimento di un rappresentato comunale nella nuova governance portuale di Pozzallo. Coinvolgimento che darebbe un grosso contributo in termini di conoscenza del territorio e di problematiche inerenti alla struttura per la futura crescita della nostra cittadina e di tutta la Provincia Iblea. Un ruolo che non dovrebbe essere secondario ma da protagonisti, nel non facile compito che ci accingeremo ad affrontare nei prossimi anni. L’ho già detto, continua la Sudano, in altre occasioni e cioè cercare e trovare sempre una via condivisa per la risoluzione dei problemi e di fare squadra. L’importanza economica e turistica che ne consegue, richiederanno una gestione particolarmente oculata e magistralmente pianificata anche dal rappresentante del comune che ospita sul proprio territorio la struttura portuale”. 

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