Simone, Samuele, Grazia, Chiara e Francesco (in foto) sono solo alcuni dei nomi dei ragazzi che abbiamo incontrato, in un tranquillo pomeriggio di settimana dove, mentre tutti i loro coetanei sono impegnati in mille frenetiche attività sportive, loro si sono dati appuntamento in quella che è un pò come una seconda casa, un luogo per organizzare un nuovo evento, di cui vi parleremo a breve.

Ma prima abbiamo bisogno di spiegare, a chi ancora non lo sapesse, chi sono i ragazzi di IMMAGINA e cosa fanno. Perché vedete questo non è solo un gruppo, è un’idea, è un progetto che da qualche anno è diventato un punto di riferimento per Modica, e soprattutto per quella parte della città, Modica Alta, dove molti di loro vivono, vanno a scuola e a cui hanno deciso di dedicare anche il loro tempo libero.

Questo, è in sintesi IMMAGINA, un luogo fisico che ha come sede l’ex chiesa di San Nicolò ma soprattutto un centro dove creare cultura, produrre idee da mettere a disposizione per il bene della comunità.

“Spesso si ha l’idea che siano gli altri a dover fare qualcosa per noi giovani invece noi abbiamo deciso di fare qualcosa per noi stessi, di essere attivi e non passivi” e le parole di Grazia rispecchiano il pensiero di tutti e ci fanno comprendere lo spessore di questi ragazzi.

 “Abbiamo iniziato con il progetto di giornalismo televisivo fatto da bambini e ragazzi, ci spiega Simone, poi man mano abbiamo realizzato altre iniziative che hanno avuto sempre più successo come la mostra itinerante su Fellini e quella che si è appena conclusa su Alice nel Paese delle Meraviglie.”

Perché, la particolarità di queste mostre, è che hanno coinvolto un intero quartiere, suscitando la curiosità di chi, passeggiando per Modica Alta, si imbatteva in cartelloni con immagini che rievocavano la storia che tutti conosciamo di Alice che insegue il Bianconiglio.

Ma anche nel fare questo, non sono mai banali perché tutto ha un senso, una logica e soprattutto un messaggio e questo grazie anche a colui che ha messo insieme questi ragazzi fornendo loro gli strumenti per pensare, creare, immaginare: Antonio Pluchino, modicano di origine ma romano di adozione, insegnante di semiotica del cinema, formatore che ha scelto di dedicarsi a questi giovani e a questo progetto “Per noi è una guida. Grazie a lui è iniziato tutto ma ha voluto che fossimo autonomi e così ci ha fornito gli strumenti necessari per arrivare da soli all’obiettivo.” Dicono all’unisono i ragazzi parlando anche a nome di chi non era presente all’incontro ma che fa parte attiva del gruppo (Francesca, Emanuele, Carmelo, Chicca, Emma, Paola, Anna, Viola e Linda) oltre a tanti altri che gravitano attorno a loro nelle varie iniziative.  

Ed eccoci arrivati al motivo della visita. Un progetto a cui tengono molto “Il mondo visto da un altrove- Africa/Nord Kivu condivisione di un ponte che già esiste”. “Questo progetto nasce dall’esigenza di mettere insieme tutti i missionari del Congo per far conoscere la situazione di questa parte del mondo, ci spiegano, per cui ci saranno varie eventi dalle mostre fotografiche di reporter di guerra come Ermanno Foroni e ed Emiliano Tidona ma anche momenti di confronto con incontri in cui si potranno ascoltare le testimonianze dei missionari che hanno operato in quei luoghi come Mariagrazia Modica, Don Giovanni Piumatti e tanti altri nomi che potrete conoscere partecipando ai vari incontri.”

Dal 24 al 30 ottobre, quindi, sarà possibile visitare le mostre fotografiche “Lukanga” e “Way Toy- Nord-Kivu, storia di una guerra dimenticata” che in realtà resteranno aperte al pubblico per tre settimane e partecipare ai vari incontri che invece si terranno nell’arco della settimana. Il primo avrà luogo lunedì 24 ottobre alle 19.30 e sarà l’evento inaugurale.

“Questo, ci spiegano i ragazzi, è solo uno degli eventi che abbiamo in programma. Ci saranno infatti altri momenti importanti per riflettere e stare insieme e poi stiamo lavorando per portare in città un nome importante che attirerà tanti giovani ma per adesso è top secret! Un messaggio che vogliamo lanciare ai nostri coetanei è quello di partecipare al nostro gruppo, di essere protagonisti della loro città e del loro futuro. Noi siamo qui pronti ad accoglierli e a fare crescere sempre di più, insieme a loro la nostra IMMAGINA…zione”

Di seguito il programma dell’iniziativa…