Ha raccolto più di 5 mila firma la petizione Dignità per i defunti che è stata avviata dal Comitato Pro Defunti di Modica diretta all’ex sindaco Ignazio Abbate e alla sua amministrazione.

Da 8 anni, infatti, a migliaia di parenti è impedito portare un fiore o accendere un lumino ai propri cari defunti perché molte delle colombaie coi loculi a più piani sono in condizioni fatiscenti.

Le cause, come si legge nella motivazione per cui è stata avviata la petizione sono da ricercare innanzitutto nell’incuria iniziale dei costruttori ed assenza per cessazione attività delle cooperative affidatarie ma poi anche nella mancata manutenzione da parte dell’amministrazione comunale che in tutti questi anni non ha dato alcuna risposta alle numerose richieste di intervento, eppure queste colombaie pur non essendo di proprietà del comune insistono nel suolo comunale anche se fu dato in concessione negli anni 60/70 per 99 anni!

Una questione di cui c’eravamo occupati anche noi lo scorso anno (https://www.ildomanibleo.com/2021/11/01/al-cimitero-di-modica-va-in-scena-lassurdo-che-fa-male-ai-paral-cimitero-di-modica-va-in-scena-lassurdo-uno-schiaffo-ai-parenti-dei-defunti-foto-e-video/) documentando personalmente con foto e video le condizioni in cui versava la parte vecchia del cimitero e in particolare la zona in questione. In questi giorni a ridosso della commemorazione dei defunti il problema ritorna alla ribalta anche se ovviamente per i parenti dei defunti la questione è sempre attuale, non solo a novembre. La petizione nasce proprio come un’ultima possibilità per farsi ascoltare.

Ad oggi, infatti, come viene scritto dai sostenitori della petizione, a nulla sono valse le raccolte di firme, le raccomandate, gli incontri, le interrogazioni in consiglio comunale.

“I morti non votano, dichiarano quelli del comitato, e le famiglie se vogliono ma soprattutto se possono a loro spese estumulare il caro defunto magari acquistando un loculo nel nuovo cimitero ed il business è assicurato.”

Le firme sono davvero tante e non possono essere ignorate da chi di dovere anche se in questo momento l’unico interlocutore resta il Commissario Straordinario ma con tutta la buona volontà non riteniamo che possa risolvere un problema che va avanti ormai da troppo tempo.

Ma c’è di più pochi giorni fa gli ex consiglieri comunali Nino Gerratana e Franco Militello hanno realizzato un video in cui denunciano che nella zona interdetta, nella scorsa estate, è stata “concessa” la tumulazione di una salma. E chiedono di sapere chi abbia dato l’autorizzazione visto che esiste un’ordinanza datata 7 giugno 2021 che vieta l’accesso nella zona. Di seguito il video in questione…

Anche per questo motivo, il Comitato, invierà alla commissaria straordinaria di Modica una lettera in cui si chiederà, tra l’altro, proprio spiegazioni sulla tumulazione.

“Abbiamo delle prove testimoniali, denunciano nella lettera, degli estumuli esosi che fino a qualche mese fa costavano fin oltre mille euro e che nonostante il transennamento e il pericolo fino a luglio di questo anno sono state tumulate delle salme. ci si chiede come sia possibile fare questo lavoro dal momento in cui tutto è transennato e pericolante. Inoltre ci si chiede chi dà queste autorizzazioni, chi le firma e se contraddice la legge. Un altro elemento da chiarire è quello che ci chiedono molte persone sui social cioè cercare di capire come sia avvenuto il passaggio di responsabilità dalla cooperativa di Vittorio al Comune di Modica. Dove sono i documenti? Dov’è la dichiarazione di cessazione attività? e soprattutto molti chiedono come mai non esistono somme della capitalizzazione della vendita dei loculi (circa 4500 !!!) che dovevano servire proprio alla manutenzione ordinaria e straordinaria? C’è chi chiede l’intervento della Guardia di Finanza per appurare questo aspetto economico che è di rilevante importanza”.

E adesso qualcuno dovrà pur rispondere a queste domande…