Modica, Iudice e la sua Sicilia, dipinti come foto dal 7 dicembre all’ex Convento del Carmine

MODICA – Arti figurative che si impregnano di forte realismo, da sembrare fotografie, scatti di realtà di una Sicilia che accoglie ma anche che spreca, che rigetta, che mischia. Opere che diventano strumento di denuncia oltre che di racconto, nei dipinti di Giovanni Iudice, 52 anni, di Gela nel nisseno, a cui la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica dedica una mostra antologica dal prossimo 7 dicembre al 5 febbraio 2023 nello spazio espositivo dell’ex convento del Carmine nella città del ragusano.

Un progetto ambizioso organizzato dalla Fondazione in partnership con DSE Pubblicità, e in sinergia con la “Domenico Sanfilippo Editore”, editore del quotidiano “La Sicilia”.


Un focus su trent’anni di arte con opere realizzate dal 1992 al 2022, attraverso un percorso artistico che viene composto grazie alla disponibilità di collezioni private. Dai primi disegni degli anni Novanta fino ai lavori contemporanei. Trent’anni di storia, di cicli diversi, di ritorni e di sperimentazioni, rappresentati attraverso gli occhi e la mano di un artista sensibile che sa interpretare le bellezze di una terra, del suo popolo e di quanti l’hanno attraversata, un viaggio emozionale, originale e vario, che affascinerà lo spettatore. E forse gli farà porre degli interrogativi.

Del resto Iudice è stato il primo a trattare il tema dei migranti non con l’obiettivo di stupire, per la capacità espressiva del linguaggio artistico usato, ma per riflettere.


“Dotato di notevoli strumenti disegnativi e pittorici – commentano il presidente Domenica Ficano e il sovrintendente Tonino Cannata della Fondazione Teatro Garibaldi – Iudice ha interpretato la Sicilia come metafora della società contemporanea. Ha dipinto la vita dei rioni popolari, ha dipinto le spiagge popolate da bagnanti nella lunga estate siciliana, ha dipinto i migranti che nelle stesse spiagge sono arrivati da clandestini nel buio della notte”. Una mostra dedicata alle varie facce della nostra terra, “con opere pittoriche che sembrano fotografie di un contesto cangiante, come d’altronde mutevole è la società che ci circonda – spiega Antonello Piraneo direttore del quotidiano “La Sicilia” – La mostra di Giovanni Iudice è cartina tornasole dell’attenzione che rivolgiamo alla cultura nel senso più ampio del termine”. (ANSA).

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