Ragusa, al Feliciano Rossitto va in scena “Lisistrata”. Già 2500 anni fa le donne erano contro la guerra
Appuntamento domenica 4 dicembre alle 17,30
L’appello per fermare il conflitto in Ucraina, che da ormai nove mesi preoccupa l’Europa e il resto del mondo, passa questa volta per un’iniziativa culturale promossa e organizzata dal Centro Studi Feliciano Rossitto insieme al proprio gruppo teatrale, presentata in conferenza stampa.
“Mettendo in scena una riduzione della commedia “Lisistrata” di Aristofane, scritta circa 2500 anni fa – spiega il presidente del Centro Studi on. Giorgio Chessari – vogliamo porre l’accento su come il tema della pace sia sempre stato cruciale per la nostra civiltà e come, già allora, si riflettesse su come far terminare le guerre.
Quella di Aristofane è una commedia di cui sono protagoniste le donne, Lisistrata in particolare, il cui nome in greco antico significa “Colei che scioglie gli eserciti”, alla quale viene l’insolita e originale idea di portare gli uomini a più miti consigli proponendo a tutte le donne dei soldati impegnati nel conflitto tra Atene e Sparta una sorta di sciopero dell’amore.
Ecco: questa idea dell’amore usato per estinguere la guerra, sebbene nell’opera sia una soluzione comica, è il messaggio di pace che da Ragusa vogliamo diffondere nella speranza che tutte le forze politiche, sindacali, civili e religiose se ne facciano carico per diffonderlo a loro volta. Il messaggio, ovviamente, non si riduce solo a quello della pace da far trionfare su ogni conflitto, ma c’è pure la questione femminista, per quanto possa esserlo un’opera del 411 a.C..
Le donne, che nell’antica Grecia non hanno voce in capitolo nella gestione della città, figuriamoci nei temi della guerra, compiono un atto rivoluzionario occupando l’acropoli.
Da lì, dal centro politico, religioso ed economico di Atene, queste donne esercitano il diritto di scegliere, prendono una decisione che riguarda tutti, una possibilità per loro mai avuta prima. Le donne raccontate da Aristofane vogliono tornare alla normalità, rivogliono i mariti sani e salvi a casa e che la guerra finisca, non progettano di prendere il potere e tenerlo. Sarebbe stato inimmaginabile per quel periodo, ma la loro rivoluzione è un segnale che riguarda non solo la pace, ma la parità”.
Lo spettacolo si terrà domenica 4 dicembre, alle 17.30, presso l’auditorium del Centro Studi Feliciano Rossitto, con ingresso libero.
Regia, adattamento e riduzione di Pippo Antoci. Attori: Ornella Cappello (Lisistrata), Federica Bisceglia (Mirrina), Elisa Marino (Lampitò), Monica Bisceglia (Cleonice), Cristiana Campailla (Calonica), Pino Arestia (Corifeo), Saro Spata (Cinesia), Pippo Di Noto (Ambasciatore). Voci narranti: Maria Sisino, Mariuccia Gulino.
Compagnia Sbam Dance Connection diretta da Melissa Zuccalà. Danzatrici: Benedetta Cannolo, Giusi Costanzo con la collaborazione di Cetty Schembari. Macchinista: Carmelo Massari. Arredi di scena a cura di Arpic di Salvatore Chessari e Figli. Tecnico del suono: Davide Criscione. Service a cura di Peppe Iozzia – Modica.
Anche Il PD provinciale di Ragusa raccoglie l’appello dell’on. Chessari“
In una nota, la segreteria provinciale del Partito Democratico di Ragusa raccoglie l’appello del Centro Studi Feliciano Rossitto che ha deciso di mettere in scena un’opera del commediografo dell’antica Grecia Aristofane per diffondere il messaggio di pace affinché il conflitto in Ucraina termini il prima possibile.
Ci auguriamo che questo messaggio possa essere raccolto e diffuso da tutte le forze politiche presenti in città e speriamo che da Ragusa, con la cultura, possa spargersi ovunque questo appello.
Ci complimentiamo con il Centro Studi e con il suo presidente on. Giorgio Chessari per questa iniziativa che va oltre i cortei, supera le manifestazioni di piazza e che opera, piuttosto, per disseminare sapere: l’unico antidoto contro ogni violenza”. Lo dichiara il segretario provinciale del Partito Democrartico di Ragusa Bartolo Giaquinta.
Cristina Campaila, Elisa Marino, Federica Bisceglia, giorgio chessari, Maria Sisino, Mariuccia Gulino, Monica Bisceglia, Ornella Cappello, Pinoi Arestia, Pippo Antoici, Pippo Di Noto, Saro Spata