La decisione dell’esponente di Rinascita Ispicese, è un brutto segnale per il sindaco Leontini

Doveva essere un consiglio in cui discutere di argomenti importanti per la città ed invece è rimasto tutto bloccato al primo punto: l’elezione del vicepresidente del consiglio comunale.

Ed è proprio questa la dimostrazione della grave crisi che sta vivendo l’amministrazione guidata da Innocenzo Leontini ad Ispica, dove la maggioranza è ormai irrimediabilmente spaccata.

Non si è infatti riuscita a trovare una quadra attorno al nome di Angelo Galifi consigliere della Lista Leontini Sindaco che era stato proposto come nome alternativo a quello di Serafino Arena. Ma nemmeno questo nome ha messo tutti d’accordo, com’era d’altronde prevedibile.

Le dimissioni di Lucia Franzò, Vice Sindaco di Leontini, non potevano non avere ripercussioni. E così adesso, anche se ancora non è stato ufficializzato, il consigliere di Rinascita Ispicese, Serafino Arena non fa più parte della maggioranza ma a quanto pare non andrà nemmeno all’opposizione, resterà, come lui stesso ha dichiarato ieri sera “indipendente e voterà gli atti che sono importanti per la città”.

Il sindaco Leontini quindi dopo Paolo Monaca perde altri pezzi importanti della maggioranza.

Intanto Lucia Franzò che come dicevamo ieri era rimasta fuori dal consiglio comunale torna ad essere coordinatrice di Rinascita Ispicese e ha convocato un incontro per capire le intenzioni della consigliera Antonella Denaro che sembra essere in linea con il suo gruppo e quasi certamente si dichiarerà anche lei indipendente.

Ci viene da sorridere pensando all’esperto della comunicazione del sindaco Gennaro Baldassare, che non è un collega ma solo un fedelissimo del sindaco pagato con i soli del Comune per fare propaganda elettorale e non comunicazione istituzionale che è un’altra cosa, che a limiti dell’impossibile qualche giorno fa cercava di difendere il primo cittadino facendo un duro attacco al nostro articolo che definiva “ricco di inesattezze e utile ad alimentare solo polemiche”. Diciamo che le inesattezze sono state tutte confermate e che per le polemiche bastano e avanzano quelle del consiglio comunale di fronte ad un atto quello della rimodulazione delle deleghe che in realtà dimostra, come ci ha confermato lo stesso sindaco che è stato fatto più nell’ottica della quantità che della qualità.