Modica, un viaggio verso l’ignoto nelle opere di Sandro Bracchitta alla Galleria Lo Magno

“Unda Mater”: onda madre, come forza creatrice ma anche forza distruttiva della Natura, che nei confronti dell’uomo si fa salvezza ma anche indifferenza spietata. Questo, il principio (e il titolo) da cui si è sollevata l’arte di Sandro Bracchitta, pittore, incisore e docente all’Accademia di Belle Arti di Catania, per la mostra ospitata dalla Galleria Lo Magno di Modica e curata da Giuseppe Lo Magno e Niccolò Nisivoccia.

Un’arte che salpa sul mare e che non è solo metafora, perchè mare e barche percorrono lo spazio visivo mentre attraversiamo le due sale che ospitano le dieci tele e una barca, che a guardarla non si può fare a meno, non soltanto per la sua posizione né per le sue dimensioni, bensì per l’oro che la rende splendente internamente.

Di riflesso sugli occhi, e poi sulla mente, non appena un dettaglio comune a tutti i tratti dorati delle opere rivela allo sguardo la sua natura: un colore che non è fatto di polvere, non è reso con tecniche pittoriche, ma è realizzato attraverso le coperte termiche, quelle stesse che avvolgono i migranti, esausti, dopo le traversate interminabili nel Mediterraneo.

Tre elementi cromatici dominano la scena: quell’oro che diventa salvezza, abbraccio, accoglienza, calore; il blu delle profondità del mare e il rosso di una ferita che ogni giorno si rinnova. Tre elementi che percorrono strade profonde, lontanissime dall’apparenza, portatori di ossimori contemporanei: disperazione e salvezza, fughe e approdi.

Un’opera corale, così l’artista siciliano definisce i pezzi unici che compongono lo spazio, durante il finissage ha presentato anche la calcografia, realizzata in sole 30 copie, secondo il sistema di stampa a incisione su lastra, di una mostra che ha riscosso grande successo di pubblico, esperto e amatoriale, non soltanto per la mano artistica di grande suggestione, bensì per la ricchezza di significato, estremamente attuale e universale, che coinvolge l’uomo nel suo essere in quanto tale.

Unda Mater è un titolo che ho sentito di dare perchè allusivo e metaforico – racconta Sandro Bracchitta – di una natura che sovrastandoci, ci fa inabissare oppure ci spinge, conducendoci verso una bramata meta, una spiaggia che ci salva e rigenera.”

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