Edson Arantes do Nascimiento, da tutti conosciuto come Pelè non ce l’ha fatta. Ha lottato come un leone, come ha fatto in campo e nella vita, ma alla fine nonostante la sua tenacia l’avversario si è dimostrato più forte di lui che ha lottato fino a oltre il 90′.

Ieri sera all’ospedale “Einstain” di San Paolo è morto il grande Pelè, “O rei do futebol bailato”, si è spento dopo aver lottato per quindici mesi contro un tumore al colon. Da qualche settimana era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni. I cicli di chemioterapia a cui era stato sottoposto non facevano più effetto e il tumore si era esteso ai polmoni e al fegato, ma lui sempre con il sorriso stampata sul volto ha cercato di portare la partita ai rigori, ma non c’è riuscito.

Nato a Tres Coraçoes il 23 ottobre del 1940, ha scritto pagine indelebili della storia del calcio. La sua carriera vissuta in gran parte con la maglia del Santos con cui ha giocato per 17 anni prima di trasferirsi per due stagioni al New York Cosmos negli States è stata ricchissima di successi.

Con il Santos ha vinto 32 titoli, mentre con la maglia verdeoro del Brasile ha vinto tre mondiali.

In totale ha realizzato 1281 reti in 1363 partite.

Il più grande interprete della Storia del Calcio ora potrà riabbracciare il suo amico (rivale) Diego Armando Maradona che seppur in epoche diverse hanno incantato il mondo con le loro giocate e si sono sfidati per chi doveva essere il più grande di sempre. Tra di loro non sono mancate mai le “frecciatine”, ma la stima tra di loro era reciproca e incondizionata.

I funerali di Pelè si terranno martedì a Santos e in Brasile sono stati annunciati tre giorni di lutto nazionale.