Omicidio Ispica: nessuna pista esclusa, si brancola nel buio
Mentre ieri parenti e amici hanno dato l’estremo saluto al 79enne Giuseppe Barone, trovato privo di vita nel giorno di Santo Stefano nella sua casa di contrada Margio alla periferia di Ispica, ancora nessuna svolta si registra nelle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Modica.
Fino a questo momento non esiste una pista privilegiata e nulla è stato escluso. Segni di effrazione alla porta d’ingresso lascerebbero intendere che si sia trattato di una rapina finita nel sangue, ma sono tanti gli elementi che non convincono.
Questi segni potrebbero risalire ad un periodo antecedente il delitto e non è escluso invece che la vittima conoscesse il suo assassino, quindi potrebbe anche trattarsi di una discussione finita nel peggiore dei modi. Ancora nessun esito dall’esame autoptico eseguito a Catania che dovrebbe chiarire le cause del decesso.
I militari del Ris di Messina hanno raccolto tutti gli elementi presenti sul luogo dell’omicidio, dove hanno rinvenuto diverse tracce ematiche. Ma al momento non ci sono indagati e non ci sono nemmeno immagini di videosorvegianza che potrebbero rendere il lavoro pù facile. La strada da perseguire al momento resta assolutamente ignota e si brancola nel buio.
Barone a casa non aveva nulla di valore e sul luogo del delitto solamente danni a sedie, televisore, suppellettili e perfino la barbara uccisione dell’uccellino che il pensionato teneva in una gabbietta.
Qualcuno ha detto che all’appello mancherebbe il cellulare del 79enne e questo potrebbe far pensare che magari possa esserci stato qualcosa di compromettente al suo interno. Ma anche su questo gli inquirenti al momento non si esprimono.
L’opinione pubblica intanto è preoccupata dal fatto che al momento in città circoli un assassino e chiede che venga fatta piena luce sulla vicenda.