Il Belìce ricorda il terremoto che nel ’68 lo devastò

 Hanno preso il via ieri pomeriggio a Montevago le celebrazioni in ricordo del terremoto che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio di 55 anni fa devastò la Valle del Belìce.

Una ventina i centri che vennero coinvolti fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo.

I Comuni di Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Menfi Santa Ninfa e Santa Margherita Belice furono stravolti e si registrarono pure trecento morti, cinquecento feriti e decine di migliaia gli sfollati. Un primo momento di commemorazione si è svolto nei locali della biblioteca comunale di Montevago, dove è stato presentato il libro “Xirotta una memoria scomparsa e nascita di un Paese” di Giacomo Giuffrida Samonà.

A seguire una fiaccolata dalla nuova chiesa Madre sino alla cattedrale del vecchio centro abitato, dove è stata deposta una corona d’alloro per ricordare le vittime del sisma. “Una ferita sempre aperta”, ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo ricordando quanti persero la vita nel terremoto.

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