Il rimpasto nella giunta a Scicli frutto di “cambiali elettorali? L’opposizione chiede spiegazioni

Il rimpasto in seno alla giunta Marino, con la nomina di due nuovi assessori al Comune di Scicli, non è passato inosservato ai componenti dell’opposizione che in queste ore sono intervenuti chiedendo conto e ragione sul provvedimento.

I consiglieri comunali Caterina Riccotti, Marianna Buscema, Consuelo Pacetto, Bruno Mirabella e del segretario del Psi Armando Fiorilla in un documento elencano tutte le attività svolte dai due assessori sostituiti dopo solo 6 mesi di mandato pieno.

“Entrambi hanno lavorato alacremente in questi mesi, con risultati condivisi anche da noi come opposizione: la possibilità di una nuova convenzione e accordo economico più vantaggioso con la Falck, l’inizio del monitoraggio delle domande sulle varie richieste di agrovoltaico, l’avvio di bandi importanti solo per citare alcune cose avviate dall’ing. Pagano.

Il secondo ha cercato in breve lasso di tempo di riavviare i centri di incontro, ha gettato le basi per la riapertura dell’Anffas e altri passaggi programmatici. Ma adesso, che succede?” chiedono i consiglieri di opposizione, che aggiungono: “Erano nomi scelti solo per mantenere un profilo elettorale più accettabile? Ma, soprattutto, se uno dei due assessori uscenti viene poi fatto esperto, allora è una “cambiale” politica l’avvicendamento assessoriale?

Non volendo togliere nulla alle competenze dei neoassessori, ci si chiede: perché questi cambi? Vince la politica degli accordi prima che quella delle competenze? La ridistribuzione delle deleghe così come date siamo sicuri che non crei “accavallamenti”.

Di “gioco delle sedie” parla Start Scicli che dichiara: “Non sorprende noi che in campagna elettorale avevamo più volte avvertito sui rischi e i costi del vincere con le insalate, e registriamo che i cambi assessoriali sono accettati come una normale prassi politica.

Chiaramente questa pratica normale non è, il cambio della squadra assessoriale attiene non
alla fisiologia della vita amministrativa di un ente, bensì alla patologia, gli assessori cambiano
se non sono in grado di adempiere al proprio ruolo.
“Pagano non è stato in grado di far funzionare il delicatissimo e centrale settore che gli era stato
affidato? Potrà fare meglio il consigliere Giannone? Come? Quali sono le ragioni per cui l’ex
assessore Elio Tasca potrà fare meglio in qualità di esperto e non nelle vesti di assessore?
L’assessore Falla, star delle feste natalizie appena trascorse, non meritava un’altra occasione
per la sua delega allo Sport, quali gravi errori paga in favore del subentrante consigliere
Puglisi?”

Sono alcune delle domande poste da Start Scicli che intanto evidenzia come con le deleghe assegnate al neo assessore Giannone si consegni il compito di disegnare la città del futuro alla Lega, mentre la nomina di Elio Tasca ad esperto, di fatto costruisca una giunta di sei assessori anziché i cinque consentiti dalla legge, andando ad ingenerare ulteriore confusione tra gli uffici che oggi si trovano a doversi districare di fronte a questo confusionario ed incomprensibile accavallamento di deleghe tra
gli assessori Puglisi e Falla e l’esperto Tasca.

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