Modica, riscossione tributi, Giorgio Aprile chiede trasparenza: “E’ necessario un bando pubblico e non una manifestazione d’interesse”
La notizia di un avviso finalizzato all’acquisizione di manifestazione di interesse per l’affidamento in concessione per cinque anni del servizio di riscossione ordinaria e coattiva dei tributi al Comune di Modica ha lasciato tutti o quasi basiti. Soprattutto chi da ex amministratore sa bene come funzionano certe cose.
Per questo motivo Giorgio Aprile, torna ad interrogare la Commissaria Straordinaria del Comune di Modica. Questa volta oggetto della sua lettera è proprio la questione tributi.
“Le sue ultime esternazioni sullo stato di salute dei tributi a Modica, scrive Aprile rivolgendosi alla Ficano, hanno creato allarme e portato alla ribalta un problema cronico che vive questa città: mancato pagamento ed evasione dei tributi. Le percentuali di adesione al pagamento di tasse comunali, secondo le sue dichiarazioni, sottolinea Aprile, sono impressionanti e creano allarme nella cittadinanza che si è scoperta, di botto, irresponsabile, e causa, per le mancate entrate, del dissesto latente che caratterizza questo Comune. In una parola, la città è sull’orlo del baratro perché i cittadini non hanno e continuano a non pagare le tasse.” A questo punto però Aprile fa un’affermazione che forse ci saremmo aspettati facessero i consiglieri comunali. Infatti fare ricadere tutte le responsabilità sui cittadini non è stata certa una mossa azzeccata anche perché come dichiara Aprile: “La situazione sarà complessa ma le responsabilità non sono tutte dei cittadini, specialmente di quelli che i tributi li pagano e sono tanti di gran lunga superiori delle percentuali da lei indicate.”
Quindi questo è il primo dato non è vero che i cittadini modicani sono tutti degli evasori mentre è vero che a quanto pare la Commissaria e i suoi uffici, come spiega Aprile “stanno correndo ai ripari per normalizzare questa situazione incresciosa per una amministrazione e forse riprendere il bandolo della situazione non è facile. Personalmente come ex consigliere ed ex amministratore, continua Aprile, non vorrei però che, in questa fase, si commettessero errori gravi spinti dal sacro fuoco del recupero dei tributi a tutti i costi, scavalcando, magari, regole, norme e procedure consolidate“. E qui è chiaro il riferimento alla scelta della procedura perché è una procedura negoziata e al di sopra delle soglia comunitaria comunitaria (€ 215.000,00) non dovrebbe essere così. “Finché si è in tempo, spiega Aprile, bisogna applicare la legge come ad esempio, il codice dei contratti che introduce l’obbligo di utilizzare le gare telematiche per la PA, in base al disposto dall’art. 22 della direttiva 2014/24/UE.” In poche parole ai sensi dell’art. 71 del codice dei contratti che testualmente recita “Fatto salvo quanto previsto dagli articoli 59, comma 5, secondo periodo, e 63, tutte le procedure di scelta del contraente sono indette mediante bandi di gara. Al fine di agevolare l’attività delle stazioni appaltanti omogeneizzandone le condotte, successivamente alla adozione da parte dell’ANAC di bandi tipo, i bandi di gara sono redatti in conformità agli stessi. Essi contengono le informazioni di cui all’allegato XIV, Parte I, lettera C, e sono pubblicati conformemente all’articolo72.Contengono altresì i criteri ambientali minimi di cui all’articolo 34. Le stazioni appaltanti nella delibera a contrarre motivano espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo.”
Il bando, quindi ai sensi degli artt. 72 e 73 del D.Lgs. 50/2016 deve essere pubblicato: a) sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea; b) sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia; c)sul profilo del committente; d)sul sito istituzionale del Comune di Modica; e)sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; f)su due quotidiani nazionali e due quotidiani locali. “E tutto questo, pare, denuncia Aprile, che il Comune di Modica, non l’abbia previsto”
Giorgio Aprile chiede alla Commissaria di fare trasparenza, perchè è questo quello di cui ha bisogno la città dopo, dice, “vari tentantivi andati a vuoto la città ha bisongo di bandi chiari e quello in questione deve rispettare l’art. 71 del Codice dei Contratti, quindi tutte le procedure di scelta del contraente sono indette mediante bandi (e non manifestazioni di interesse). A questo proposito l’ANAC, spiega Aprile, mi risulta, che ha predisposto, per le gare Procedura aperta telematica per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, uno schema di bando ed uno schema di disciplinare.”
La lunga lettera di Aprile termina poi con un auspicio ma anche con una richiesta bene precisa “massima trasparenza, e bandi non pasticciati. Mi affido alla sua sensibilità e competenza chiedendo di revocare tutti gli atti e le procedure in essere per garantire la massima pubblicità del bando, ma anche fare si che il futuro concessionario sia messo nelle condizione di sviluppare una azione di assistenza ed accompagnamento del cittadino che non ha potuto o non ha pagato i tributi, concedendo le prerogative agevolative consolidate sul debito accertato favorendo termini di dilazioni, tassi di mora, e interessi. Il cittadino modicano, deve rimanere sempre al centro dell’interesse di una amministrazione e non può essere considerato un nemico da combattere ed annientare.”
Ma soprattutto aggiungiamo noi qual è il compito del consiglio comunale, pienamente in carica nei suoi poteri, se non è quello di vigilare? Consiglieri e Commissaria hanno solo un compito, fare pagare i Tributi, recuperare gli arretrati mettendo al centro il cittadino utente che non va vessato, ma aiutato.
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