Modica: i consiglieri Agosta e Spadaro chiedono ‘chiarimenti’ sulla procedura per l’affidamento della riscossione dei tributi
I Consiglieri Filippo Agosta e Giovanni Spadaro hanno chiesto spiegazioni al Commissario Straordinario del Comune di Modica Domenica Ficano con una interrogazione urgente a risposta scritta sulla procedura che si sta seguendo per l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi.
A quanto pare l’intervento dell’ex amministratore Giorgio Aprile su una questione così spinosa ha risvegliato, diciamo così, l’interesse dei consiglieri comunali che sono stati chiamati giustamente in causa nell’esercizio delle loro funzioni, soprattutto quella di vigilare sull’operatore di chi amministra la cosa pubblica.
I consiglieri chiedono in particolare vista la Determina n. 4229 del 29/12/2022 del Responsabile del Settore III avente ad oggetto: “Approvazione avviso esplorativo per manifestazione di interesse inerente l’affidamento del servizio in concessione delle attività di riscossione ordinaria e coattiva delle entrate tributarie, patrimoniali extratributarie per la durata di un quinquennio” e considerato che nell’Avviso Pubblico allegato alla stessa determinazione il “valore della gara” è quantificato in euro 8.000.000,00, di conoscere appunto “quale sia la procedura che si sta seguendo per l’affidamento del servizio, con riferimento al codice dei contratti, D.Lgs. 50/2016.”
Ricordiamo infatti dove sta l’inghippo se così lo vogliamo definire come ricordano gli stessi consiglieri il valore della gara è di 8 milioni di euro molto al di sopra della soglia fissata dalla comunità europea che è di 215 mila euro.
Questo determina che al di sopra della soglia fissata non si può parlare di procedura negoziata, che nei fatti determina la scelta discrezionale da parte dell’Ente dopo la presentazione della manifestazione di interesse, con le conseguenze ben chiare a tutti ma è necessario fare un bando pubblico come fra l’altro predisposto dall’Anac.
Ora apprezziamo l’intervento dei consiglieri di opposizione anche se ci chiediamo se abbia ancora senso chiamarli così. Fra l’altro ci rendiamo conto che mentre queste interrogazioni venivano prima firmate quasi compattamente dai consiglieri che, non sono della maggioranza, adesso restano solo in due, che fine hanno fatto gli altri?
Si stanno preparando a mantenersi neutrali per una possibile alleanza che li vedrà a fianco dell’ex sindaco per conquistare nuovamente la poltrona di palazzo San Domenico sperando magari di ottenere un posto fra i prescelti? Speriamo solo che abbiano capito la gravità della questione.
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