La Corte dei Conti non lascia dubbi: “Il Comune di Modica è lontano dal risanamento” ma c’è chi fa ‘orecchie da mercante’
“Occorre precisare, a scanso di equivoci, che il Comune di Modica è lontano dal risanamento, avendo ancora un notevole disavanzo (anche di nuova formazione, da sottostima dei fondi accantonati nel rendiconto 2020) e debiti (seppure molto ridotti) verso le partecipate. Ciò comporta, in sostanza, che il reale e concreto risanamento dovrà emergere in sede di controllo sull’attuazione del Piano, pena la dichiarazione di dissesto con specifico riguardo al grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi”.
Sono queste le parole utilizzate dal Presidente della sezione di controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti Salvatore Pilato nel lungo documento firmato al termine dell’adunanza del 20 dicembre scorso dalla quale emergono tutti gli elementi critici dello stato di salute dell’ente.
La Corte inoltre ha richiesto all’ente di adoperarsi ai fini del conseguimento di tutti gli obiettivi rammentando che “il reiterato e grave mancato rispetto di tali obiettivi, accertato da questa Sezione, determina la conseguente dichiarazione dello stato di dissesto, con le conseguenti responsabilità previste dall’ordinamento”.
Lette queste parole ci è sembrato davvero “stonato” il comunicato stampa a firma della consigliera Rita Floridia, già dal suo oggetto: “E anche stavolta abbiamo avuto ragione”. Ragione di cosa? Eppure, nel comunicato che, la capogruppo della prima lista di maggioranza in aula, come ama definirsi, ha scritto, cita la relazione della Corte dei Conti, e allora com’è possibile affermare che hanno avuto ragione?
Ma leggiamo il comunicato: “L’approvazione del Piano di Riequilibrio è la prova provata che la ‘canea’ di anni e anni in cui i soliti noti hanno urlato ai quattro venti (ed in ogni dove) di un Comune economicamente disastrato, era una falsità colossale.
Dichiara la Floridia. E non abbiamo ancora sentito una voce chiedere scusa quanto piuttosto continuare ad arrampicarsi sugli specchi di ‘spiegazioni’ all’approvazione del Piano di Riequilibrio, che, a loro dire, certificherebbero lo sfacelo economico di Palazzo San Domenico. La verità è che il Comune di Modica, come svariati Enti in Sicilia e non solo, ha certamente una serie di difficoltà di ordine economico e finanziario ma ha anche una struttura, una progettualità, un presente certificato ed un futuro concretamente programmabile che lo allontana da ogni ipotesi di dissesto”.
Ed ecco che ad un certo punto dichiara: “E non lo dico io, consigliera comunale, ma lo ha detto e certificato la Camera di consiglio dell’adunanza in contraddittorio, il 20 dicembre 2022, alla Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione Siciliana, dando esito positivo al Piano di Riequilibrio proposto. Questa è l’unica verità, provata e confermata da chi di dovere. Il resto è solo chiacchiericcio, ‘curtigghiu’ politico e da social di chi ormai, sconfitto dalla storia recente di questa città e di chi vi ha posto la firma in calce, Ignazio Abbate.”
A questo punto invitiamo la consigliera Floridia a leggere bene la relazione della Corte dei Conti perchè le parole del Presidente non sembrano nè chiacchericcio nè tanto meno curtigghiu politico ma sono le parole di chi conosce bene la situazione dell’Ente e dice che c’è poco da cantare vittoria e tessere le lodi della precedente amministrazione ma piuttosto c’è da lavorare e anche duramente per rispettare gli obiettivi e soprattutto c’è da pagare e sapete chi dovrà farlo? Anche quei “10.000 Modicani che lo scorso 25 settembre sono stati determinanti per vedersi rappresentati a Palermo dal loro ex sindaco” che cita la consigliera Floridia.
Ma c’è di più e a metterlo in evidenza è l’ex consigliere comunale Franco Militello.
“L’approvazione del piano di riequilibrio è stato votato grazie ai consiglieri di opposizione che hanno garantito il numero legale in aula a differenza di quanto dichiarato attraverso un comunicato dal capogruppo di maggioranza Rita Floridia. Infatti, proprio la Floridia, insieme ad altri 7 consiglieri di maggioranza, era assente.”
Non solo Militello ricorda alla Floridia “che aveva promesso a tutte le famiglie dei bambini che usufruiscono del servizio scuolabus che in fase di variazione di bilancio avrebbe presentato un emendamento per diminuirne il costo, peccato che l’ha dimenticato”.
Ma a quanto pare non è l’unica cosa ad aver dimenticato: “La consigliere Floridia dimentica, continua Militello, che dopo nove anni di rimodulazione, critiche, obbiettivi non raggiunti , il piano approvato non allontana il dissesto e che si chiude una fase di incertezza e si apre una impegnativa fase di ristrettezza con lo scopo di portare ad equilibrio la situazione economica. Non solo la consigliera Floridia fa finta di sconoscere una notevole mole di debiti, di decreti ingiuntivi, di ritardi nei pagamenti, di un carente servizio di riscossione tributi, di servizi come l’asilo nido ancora da iniziare, di impianti di illuminazione con i lavori iniziati durante la campagna elettorale e fermi al palo da quattro mesi. Peccato, conclude Militello, che la consigliera Floridia non ha ascoltato le parole del Commissario Ficano sulla situazione di cassa dell’ente. A volte è meglio tacere.”
Sulla controversa interpretazione della sentenza della Corte dei Conti, è intervenuto anche l’ex consigliere comunale di Sinistra Italiana, Vito D’Antona.
“Pur ribadendo la nostra soddisfazione – scrive D’Antona in una nota – per la chiusura positiva di un iter che si trascina da dieci anni ed iniziato con una seduta di Consiglio Comunale del 30 dicembre 2012, grazie alla quale fu evitato allora il dissesto, appare necessario precisare che il futuro economico-finanziario del Comune di Modica rimane legato alla rigorosa esecuzione nel corso dei prossimi cinque anni delle attività programmate nel Piano, pena il dissesto”.
“Infatti, le 102 pagine della delibera della Corte dei Conti, alla cui lettura integrale invitiamo la consigliera Floridia, evidenziano criticità amministrative e finanziarie, non risolte nei precedenti anni di amministrazione Abbate, già più volte segnalate dalla Corte dei Conti in diverse occasioni, ed il cui superamento rappresenta una scommessa per il futuro”.
Dall’entità preoccupante del disavanzo al ricorso costante ad elevate somme per anticipazione di cassa, dalle basse percentuali di riscossione della Tari (meno del 40%), dei canoni idrici (meno del 20%) e delle somme per evasione dei tributi (meno del 6%) all’assenza di una organizzazione efficiente dell’ufficio riscossione.
Ne sanno qualcosa quei cittadini ai quali pervengono annualmente bollette errate e consumi forfettari inesistenti, i quali sono costretti periodicamente a rivolgersi agli uffici comunali.
“Con l’approvazione del Piano si apre una prospettiva, ben più impegnativa, caratterizzata dalla rigorosa e difficile attuazione delle misure contenute nel Piano”, conclude D’Antona.
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Indiscreto
“…soprattutto c’è da pagare e sapete chi dovrà farlo? Anche quei “10.000 Modicani che lo scorso 25 settembre sono stati determinanti per vedersi rappresentati a Palermo dal loro ex sindaco”
Ed è qui che vi sbagliate!
Quei cittadini non pagano, non l’hanno mai fatto e non lo faranno, tanto che a ben vedere ci riallacciamo alle dichiarazioni della Ficano sugli insolventi modicani.
Mica lo avrebbero votato, se no.
Cu è ca nu n’si fa spettu riciennu: “sugnu amicu ro sinnicu”