La scomparsa di Daouda resta una ferita aperta: nuova assemblea oggi pomeriggio ad Acate
Mentre dal punto di vista investigativo nulla trapela ancora sulle ricerche effettuate dagli inquirenti, a piú di sette mesi dalla scomparsa di Daouda Diane, si terrà oggi pomeriggio ad Acate a partire dalle ore 17.00, un’assemblea aperta presso il centro Passpuort.
L’obiettivo dell’ennesima iniziativa per chiedere verità sulla scomparsa del mediatore ivoriano è quello di non fare calare il silenzio su una vicenda drammatica e dai contorni inquietanti. Un’iniziativa pubblica per far emergere con forza i bisogni e le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici che vivono le condizioni di sfruttamento e per sensibilizzare la cittadinanza sulle condizioni di lavoro e di vita di tante persone in provincia di Ragusa e in Sicilia.
Il caso di Daouda Diane, purtroppo, non è un fatto isolato ma l’emblema di un mondo del lavoro sempre meno pagato, piú sfruttato e che rimane invisibile denunciano il Partito della Rifondazione Comunista della Sicilia, insieme a tanti altri, Sindacati, associazioni, volontari, lavoratrici e lavoratori.
Mario Pugliese, Responsabile Lavoro/Salute/Sicurezza Sicilia, Nicola Candido, segretario regionale Sicilia assicurano che continueranno a chiedere verità e giustizia per Daouda Diane e a lottare per rendere esigibili i diritti e le tutele previsti dalle leggi e dalla Costituzione.
“La scomparsa di Daouda resta una ferita aperta per la città di Acate” ha dichiarato da parte sua, il sindaco del Comune ibleo, Giovanni Di Natale che ha dato la sua adesione all’iniziativa in programma oggi pomeriggio.
Dal punto di vita delle indagini, sul caso della scomparsa di Daouda, ricordiamo che i pm, coordinati dal procuratore Fabio D’Anna indagano per occultamento di cadavere e omicidio e che ci sarebbero già cinque nomi iscritti sul registro degli indagati nell’ambito dell’azienda per cui il 37enne lavorava in nero.