Modica, amministrative, le intenzioni dei partiti. Poidomani (PD): “Aprire a tutte le forze”, ma Medica(5S) frena
Tutti d’accordo nel limitare lo strapotere dell’on.le Ignazio Abbate. Ma ancora non ci sono cavalli di razza in campo
Sono due le strade che si profilano all’orizzonte in vista delle elezioni amministrative a Modica: o si faranno grandi alleanze, con l’obiettivo di sconfiggere il nemico comune, ovvero l’ex sindaco Ignazio Abbate, oppure, ci saranno tanti candidati che alla fine faranno proprio il gioco di quest’ultimo.
Abbate, come nel suo stile, sta tenendo tutti con il fiato sospeso in attesa di comunicare il suo candidato o forse sarebbe meglio la sua candidata. È sempre più probabile, infatti, che si punti sul nome di Maria Monisteri che metterebbe tutti d’accordo, anche la coalizione di centrodestra, sempre che l’onorevole Abbate decida di farne parte.
Intanto, il Pd riparte da un nuovo coordinamento e da una nuova segreteria e in vista delle elezioni amministrative di primavera ribadisce il proprio impegno nella costruzione di nuove alleanze con tutte le forze che condividono la necessità di proporre alla città un’alternativa solida e credibile in termini di stile e di progetto.
“Partiamo da un dato di fatto, spiega il nuovo segretario cittadino del PD Salvatore Poidomani, la prima questione da risolvere in città è l’anomalia che l’ex sindaco Ignazio Abbate è riuscito a determinare in dieci anni di governo della città: prima ancora che alla gravità del suo strapotere clientelare, che tante volte abbiamo denunciato, mi riferisco al sostanziale azzeramento della normale vita democratica della città, che in qualunque contesto sano dovrebbe passare da un serrato confronto tra visioni alternative e progetti che riguardano il suo sviluppo. Per questo dibattito non c’è stato spazio in questi anni e la pervasività dei suoi sistemi di controllo sembra ancora tale da intimidire l’avvio di una campagna elettorale che noi consideriamo invece decisiva per un cambio di rotta innanzitutto nello stile della politica e nel senso delle istituzioni. Ecco perché come Partito Democratico abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di aprire ad un dialogo ampio con tutte le forze che non si riconoscono nel sistema Abbate e non si rassegnano a doverlo subire ancora per molti anni”.
“ Abbiamo già iniziato le consultazioni, continua Poidomani, e chiederemo a tutti un confronto laico, che parta dalla consapevolezza di questa emergenza, e lanceremo una sfida a chi dovrebbe in questo momento muoversi specularmente a noi nel campo del centro destra: a tutti diciamo di non lasciarsi immobilizzare dalle ingombranti e silenziose manovre di Abbate e di organizzarsi invece per animare questo confronto tra proposte diverse, che possa tornare a coinvolgere attivamente un gran numero di cittadini e alla fine metterci nelle condizioni di fare sintesi su candidature credibili e progetti solidi. Modica merita questa alternativa, che passi da programmi concreti per la soluzione dei suoi problemi incombenti, a cominciare dalle opere pubbliche e dalle difficoltà di molti quartieri, ma innanzitutto dalla ridefinizione di una visione lungimirante per il suo sviluppo”.
Come dicevamo è chiaro che l’obiettivo è quello di espugnare la città dal nemico con un confronto laico
“Su questo fronte, aggiunge il vice segretario Francesco Stornello, come nuovo gruppo dirigente del PD ci siamo già dati il compito di lavorare a una base di proposta programmatica da mettere a disposizione del candidato sindaco della nostra coalizione, che risponda ad alcuni criteri fondamentali: dobbiamo saper immaginare una città del futuro in cui soprattutto le nuove generazioni, studenti e giovani professionisti e imprenditori, trovino un contesto adeguato alle loro aspettative e lo spazio per proporre e realizzare nuove idee, certi di incontrare nei gruppi dirigenti della politica e delle istituzioni apertura ed entusiasmo. Dobbiamo rimettere Modica nelle condizioni di crescere come città all’avanguardia: l’evoluzione digitale, la rivoluzione verde, il welfare locale, le politiche culturali saranno sicuramente i primi pilastri di questa proposta”
Ma cosa ne pensano gli altri partiti di questo governo di larghe intese?
Il Movimento Cinque Stelle che a Modica è rappresentato da Marcello Medica ha dichiarato: “Abbiamo un nome spendibile ma attendiamo di capire se metterlo sul tavolo delle trattative o proporlo come nostro candidato, anche se l’idea di andare da soli non è certamente ciò che auspichiamo. È il momento di pensare a costruire delle alleanze. Alleanze che però, precisa Medica, vanno fatte con coerenza. Non ritengo sia giusto né corretto nei confronti degli elettori nè strategico politicamente, pensare di unire tutte le forze senza tenere conto dei propri ideali, dei propri obiettivi e di quello che ciascuno di noi ha fatto e vuole fare per la città. Siamo pronti a dialogare con le forze progressiste, comprendiamo che a livello locale le cose funzionano in maniera diversa che a livello nazionale ma ci sono dei limiti e dei confini che non siamo disposti a superare.”
Il Movimento Cinque Stelle, quindi, sembra avere le idee piuttosto chiare su quale direzione non vuole intraprendere.
Fatto sta che, mancano tre mesi, e ancora Modica non ha nemmeno un candidato ufficiale e questo certamente la dice lunga su quanto sia complesso il lavoro che stanno mettendo in campo tutte le forze politiche per cercare di non fare la mossa sbagliata e favorire un nuovo governo Abbate, come dimostrano le parole dei vertici del Pd. Intanto pare che l’ex sindaco non solo abbia intenzione di ritornare a Palazzo San Domenico imponendo un proprio candidato ma proponendosi come Vice Sindaco. Forse è proprio il caso di stringerle queste grandi alleanze tappandosi se serve il naso e anche gli occhi e unendosi per un bene più alto che è quello di liberare la città.
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